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Monday, January 10, 2011

FILM - ONCE UPON A TIME IN CHINA



Visto il tempo sempre uggioso e la stanchezza degli allenamenti ieri sera sono rimasto a casa a vedermi uno dei miei DVD di film di arti marziali, questa volta il film era uno di quelli scovati qualche tempo fa in edicola "ONCE UPON A TIME IN CHINA", il primo di una lunga saga di 6 film di cui i primi tre e il sesto interpretati dal mitico Jet Li, dedicata al medico e artista marziale Wong Fei-Hung, personaggio storico della cultura cinese.
Il film ricco di combattimenti dura più di due ore ma scorre molto velocemente sapientemente arricchito anche da un seonso dello humor che non guasta.

La pellicola è del regista Tsui Hark ed è uscito a Hong Kong nel 1991, il cast comprende oltre al nostro conosciuto Jet Li anche Rosamund Kwan nel ruolo della 13° zia che ripeterà anche nei film successivi.

Vi posto una breve sinossi :

Nella Cina della fine del XIX secolo visse un uomo, Huang Fei Hong, maestro di arti marziali che difese il suo popolo dai soprusi dei colonialisti britannici. Uomo buono e giusto, oltre che dotato di straordinarie abilità di combattimento. Assurto a vera e propria leggenda, la figura del maestro Hong è stata protagonista di svariate centinaia di gongfupian (film di arti marziali cinesi) dal dopoguerra ad oggi. Questa ennesima trasposizione su pellicola di questo personaggio è sicuramente la più ambiziosa e meglio riuscita: ne sono testimoni la messe di premi raccolti, i ben cinque sequel realizzati e la grande popolarità in tutto il mondo. Il perché di tanto successo è presto detto. Non è solo infarcito da alcuni dei combattimenti più sbalorditivi mai visti (la lunga sequenza sulle scale di legno è da infarto) ma, rispetto a gran parte dei film dello stesso genere, dedica inoltre una cura e un’attenzione straordinarie al contesto storico e sociale del tempo. Non bastasse già il titolo a palesarlo, l’intenzione di Tsui Hark è di realizzare una sorta di C’era una volta in America cinese. Siamo lontani da quei livelli, ma non così tanto. Distanza che si riduce paurosamente se consideriamo i primi tre capitoli di questa saga come un corpo unico: una sorta di vademecum indispensabile per chi vuol conoscere il livello della cinematografia hongkongese degli anni ’90, la Cina coloniale nell’immaginario collettivo odierno, e come Jet Li sia diventato quello che è.


Insomma alla fine lo consiglio per gli amanti del genere :)

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