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Monday, October 07, 2013

CONSUMISMO

 
Qualcuno diceva che in quest'epoca le cose non si aggiustano, si buttano...per certi versi la nascita del periodo di industrializzazione e consumismo si pensava che avrebbe dovuto portare ad un grande miglioramento della vita delle persone...più agi, più comodita, meno fatica...
 
Bhè forse qualcosa ci è sfuggito di mano perchè lentamente e inesorabilmente il modo di pensare e di usare le cose (e quindi le persone, i sentimenti, l'ambiente) ci sta facendo soffrire non poco, tanto che alla fine siamo alla ricerca di qualcosa che ci permetta di ritrovare quese sensazioni.
 
Come dice l'autore del libro sopra citato, il profumo del pane fatto in casa,ad esempio ci evoca quel senso di calore e di amore che magari ci trasmettevano i nonni...è interessante però capire come questo sia decisamente una trappola, allettante per quanto, ma pur sempre una gabbia virtuale...individuare un oggetto, anzi una merce (da pagare quindi) come un sentimento ci pare la strada più facile, ci procura soddisfazione in tempo zero: vado al negozio e lo compro.
 
Vi renderete conto però, come accade anche a me molte volte che qualcosa che tanto avevamo desiderato, una volta acquistato, non ci sembra più cosi' importante o essenziale...e quindi ci rendiamo conto di aver mancato il bersaglio...
 
Non sarebbe meglio, risalire il problema alla radice e quando manca l'affetto, l'amore, il calore umano cercare di sforzarsi per reintrodurlo nel sistema ? Certo tutto questo è faticoso, impegantivo..ma ripagante, è come quando non vogliamo faticare per la pratica, poi ci facciamo coraggio e andiamo a lezione e ne usciamo rigenerati :) forse alle volte un po' di fatica è bene farla eheheheh
 



Wednesday, October 02, 2013

PORSI DEGLI OSTACOLI


Oggi vediamo sempre più persone depresse bisognose di aiuto, una moltitudine, purtroppo, di persone che vivono senza più voglia di fare, nè stimoli esterni, senza più voglia di vedere gli amici, di uscire...

Più volte, scontrandomi con queste realtà ho cercato di capire quale fosse l'inizio di tutto, la scintilla che innesca questo pericoloso meccanismo...

Ho trovato la risposta nella frase di questo famoso psicoterapeuta, effettivamente come l'amore che non riesce a sbocciare si trasforma in odio cosi' la gioia e l'entusiasmo che noi reprimiamo, per qualunque motivo ci porta a deprimerci, è come una sorta di energia che non trovando il giusto canale implode.

Prendo ad esempio la pratica, una cosa che come insegnante vedo molto sovente....spesso si da colpa a fattori esterni, si accampano scuse su scuse: 'è troppo presto, è troppo tardi, non è il giorno giusto, non me la sento, fa troppo caldo, fa troppo freddo, sono troppo stanco o sono troppo carico' ormai dopo qualche anno di esperienza ne ho sentite cosi' tante che mi annoto solo quelle più originali...in realtà poi è cosi' per tutti gli aspetti della vita, finiamo per dare sempre la colpa a fattori esterni e non ci accorgiamo che siamo noi stessi a costruire i problemi e le difficoltà, anche quando non ci sono.

E cosi' facendo purtroppo ci facciamo del male...torniamo a esprimere la gioia, con un abbraccio, una tenerezza, un sorriso,  un bacio...e ci accorgeremo che è qualcosa di estremamente contagioso ;)

Tuesday, October 01, 2013

BUIO

Questa estate ho fatto una esperienza illuminante: ho visitato la 'Napoli sotterranea', un luogo affascinante nel quale seguendo stretti cunicoli si sfocia in ampie grotte naturali che servivano prima come bacino di raccolta delle acque da convogliare alle abitazioni e poi svuotate come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale...

Ad un certo punto della visita la guida ci ha invitati ad un esperimento, saremmo rimasti con la schiena aderente alla roccia, immobili, in silenzio e lui avrebbe spento la torcia, saremmo quindi rimasti nel buio più assoluto...

Dopo qualche secondo di disagio in cui ti sembra di sentire solo il battito del tuo cuore...superata la paura della sensazione della morte, inizi ad ascoltare il silenzio....e ti senti avvolto da un buio che è il ventre di Madre Terra, passa del tempo e una delle membrane dell' orecchio smette di vibrare per l'assenza di rumore...passa dell' altro tempo e si ha la netta sensazione di stare fluttuando nell'aria, se non fosse per il contatto della pietra sulla schiena...

Credo di aver capito il senso della meditazione solitaria nella grotta che gli eremiti compivano per tempi veramente lunghi dove avevano la sensazione di distacco dal corpo terreno.

Per comprendere con chiarezza e fare luce, alle volte abbiamo bisogno del buio più assoluto...