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Thursday, November 29, 2007

SUMO


...E' purtroppo da molto che non posto un po' perchè il tempo è sempre tiranno e un po' perchè bisogna anche essere nello spirito giusto, oggi mi era capitata sotto mano questa foto che avevo fatto un mese fa con l'idea di postarla sul sito e mi sono detto "una buona occasione per riprendere".

Dunque la foto è quella di un regalo che mi fece tempo fa il mio Sensei di spada giapponese e che ritrae una scena di sumo.

Non ne conosco quasi niente dell' antica arte del sumo ma ho scoperto che la statuetta del personaggio con l'hakama dorata è l'arbitro vestito in abiti tradizionali, il lottatore (so solo che si chiama genericamente Rikishi, che significa "uomo forte") con l' ornamento del Mawashi (il perizoma tradizionale ) bianco è riservato al Yokuzuna .

La categoria 'yokozuna' è rappresentata da un solo uomo che ha vinto due tornei battendo almeno 8 avversari su 15.

Lo Yokozuna ha un ruolo simbolico fortissimo perchè rappresenta, tramite la sua integrità d'animo e di forza, lo spirito del Sumo. E' quindi l'unico lottatore che non può essere degradato di categoria, ma è anche l'unico da cui la gente si aspetta un ritiro nel caso in cui la sua prestazione sportiva non sia all'altezza del ruolo che ricopre.

Wednesday, November 07, 2007

2° STAGE DI BATTO-DO



Forse penserete che il batto-do si esegue tagliando dei makiwara di paglia o dei tronchetti di bamboo....ERRORE ! Il vero batto-do si esegue....sulla pizza ! AHAHAHAHA (^^)

Ok ok, torno serio...un paio di settimane fa ho avuto modo di riprovare a tagliare sotto la vigile guida del M. Carniel, come sempre uno stage di batto-do ti lascia tante di quelle sensazioni fisiche e emotive da rielaborare per parecchi giorni, e ancora adesso rivedendo le foto sento quel brivido che solo la pratica del taglio può dare (chi c'era o chi ha provato...mi capirà) , ma in questa esperienza c'è stato molto di più...c'è stato festeggiare assieme un compleanno, c'è stata l'accoglienza, il riabbracciare compagni di pratica che avevo conosciuto solo la volta scorsa...

C'è stato anche capire come davanti ad una pratica cosi' reale e tangibile come il batto-do non ci si può nascondere, voglio dire non si può pensare "quanto sono bravo a fare quel tal kata" e poi arrivare li e tagliare male oppure non tagliare affatto...cioè forse non riesco a spiegarmi ma il batto-do non lascia vie di scampo per l'egotismo: quando tagli se tu li da solo (nemmeno un compagno a cui dare la colpa se la pratica non è buona, eheheh) con le tue paure o ansie (si perchè comunque ho visto che più o meno le abbiamo tutti, principianti e avanzati compresi....), per questo è una buona pratica per crescere, nella tecnica e nella vita di ogni giorno...