Votami

web

In classifica

Tuesday, May 31, 2011

交剣知愛 KO KEN CHI AI


Proseguendo nella pratica e osservando gli errori madornali che vengono compiuti quando manca il giusto sentire, il giusto scopo, soprattutto per chi ha l'onere e l'onore di insegnare, vorrei spendere due parole sul concetto di KO KEN CHI AI.

Ko Ken (交剣) significa 'incrociando le spade', mentre Chi Ai (知愛) significa 'conoscere l'amore'.

No bhè non fraintendete può anche essere che vi troviate la fidanzata sul tatami (^O^) ma il senso della frase non è quello, potrebbe essere tradotto in modo non letterale come 'conoscere l'amore universale attraverso la pratica'.

In parole povere quando pratico devo voler bene al mio compagno in modo da permettergli di studiare e di progredire, non hanno senso gli atteggiamenti vessatori verso chi è più principiante,o comunque (cosa che purtroppo mi è capitato di notare) l'ostacolare il compagno, non permettergli per qualche ragione di portare a buon fine una tecnica.

Molto spesso viene a mancare il concetto che se si progredisce assieme si progredisce tutti, e allora si iniziano a nascondere le tecniche, i kata diventano appannaggio di pochi e diventano 'moneta di scambio' per acquistare qualcosa, credo che tutto ciò sia lontano miglia dal concetto di pratica che porta beneficio e benessere al fisico e alla mente tanto decantato dagli orientali.

Soprattutto chi insegna dovrebbe prestare attenzione al clima presente nel Dojo e incoraggiare l'armonia tra praticanti.

Friday, May 27, 2011

ADATTABILITA'


La vita non è mai ristagno. E' movimento continuo e irregolare, perpetuo cambiamento: le cose vivono muovendosi e nel procedere acquistano forza.

Sii duttile. Quando un uomo è vivo, è elastico e cedevole, quando è morto diviene rigido. L'adattabilità è vita e la rigidità è morte , sia che si parli del corpo, della mente o dello spirito dell'uomo.


(Bruce Lee - Pensieri che colpiscono)

Anche il grade Bruce Lee era consapevole dell'importanza di sapersi adattare nei combattimenti e nella vita di ogni giorno.

Ogni volta che penso a questo concetto mi raffiguro l'elemento base per la vita: l'acqua...quale miglior elemento si adatta completamente , cambia forma a seconda di dove si trova e cambia addirittura stato fisico (da ghiaccio, a vapore acqueo, a pioggia...) in un ciclo continuo.

Mi piace il concetto che esprime questo grande Maestro quando dice che le cose muovendosi acquistano forza, mentre noi spesso le freniamo...basti pensare a quando tiriamo un pugno: se il resto del corpo partecipa all'azione con estrema morbidezza avremo la sensazione che man mano la corsa prosegue il pugno acquisti potenza, al contrario quando tiriamo un pugno rigidi, contratti è come se lo frenassimo contraendo i muscoli.

Se vogliamo invece estrapolare dalla pratica dell'arte marziale questo concetto pensiamo alla vita quotidiana, vi è capitato immagino di opporvi per un periodo di tempo ad una situazione frenandola (per timore o per cercare di controllare il tutto) e poi ad un certo punto lasciate andare e le cose iniziano a fluire liberamente.

Sono tanti i punti di vista a cui possiamo applicare questo principio, la grandezza di Bruce e dei suoi scritti è proprio quella di parlare in modo semplice e diretto a tutti, marzialisti e non, se avete occasione vi consiglio di accostarvi a qualcuno dei suoi libri: contengono validi elementi di riflessione.

Aggiungo anche un piccolo particolare, molti sono i marzialisti che leggono le parole di Bruce, alcuni insegnanti anche, quasi considerassero una specie di discorso a tu per tu tra grandi dell'arte marziale, però poi non ne sono minimamente toccati, restano impermeabili alle parole.

A queste persone do' un consiglio: forse prima di aprire il libro è meglio abbassare l'ego.

Tuesday, May 24, 2011

SORPRESA


...usate tattiche diverse e cogliete l'avversario di sorpresa. Quando il vostro oppositore si aspetta la montagna fategli trovare il mare, quando si aspetta il mare dategli la montagna. Meditate su questo.

Miyamoto Musashi


Questa mattina sono inciampato in questa frase contenuta nel libro che sto leggendo...come spesse volte accade quando leggiamo qualcosa che ci tocca particolarmente iniziamo a rapportarla alle nostre esperienze, in questo caso il pensiero di Musashi mi sembra un elogio alla morbidezza e adattabilità solo cosi' sarà possibile non vincolarsi all' avversario.

Se io mi muovo seguendo una forma prestabilita che ho nella testa sarà molto difficile poter cambiare da montagna a mare, al contrario se io resto più neutro possibile potrò sorprendere chi mi è di fronte facilmente.

Certo io per primo mi rendo conto che la morbidezza non è cosi' semplice da raggiungere, soprattutto quando il nostro avversario magari ci innervosisce.

Altra cosa da tener presente è che non dobbiamo banalizzare, sorprendere qualcuno, soprattutto se si tratta di un avversario esperto non è facile, se penso di usare un effetto a sorpresa attaccando prima con un pugno sinistro e poi un destro o prima lentamente e poi velocemente peccherò di prevedibilità...ecco perchè la pratica di un' arte marziale, come qualunque altra arte implica una dose di creatività, spesso non teniamo conto di questa cosa...

Monday, May 16, 2011

LONGAN



Ieri sera una mia amica cinese mi ha portato dei frutti particolari, si tratta dei 'longan' o 'occhi di drago', il frutto simile al litchi è decisamente gustoso e dolce, il nome 'occhi di drago' deriva dall'aspetto del frutto che assume una volta sbucciato, traslucido e trasparente rivela al suo interno un nocciolo scuro che è simile ad una pupilla...

Cresce in grappoli numerosi che penzolano dai rami, i longan possono anche essere essiccati (cinese: 圓肉; pinyin: yuánròu; letteralmente "carne rotonda") e sono spesso usati nella cucina cinese e nelle zuppe dolci cinesi da dessert. Nella dietetica e nella medicina cinesi, si crede che la pianta abbia un effetto sul rilassamento.
In contrasto con il frutto fresco, che è bianco e succoso, la polpa dei longan essiccati è marrone scura, tendente quasi al nero. Nella medicina cinese il longan, in gran parte come il litchi, è considerato un frutto "caldo".

Viene sovente utilizzato per preparare una zuppa dolce da servire alle donne che hanno partorito per rimetterle in forze.

A me è piaciuto tantissimo, vi consiglio di assaggiarlo...

Monday, May 09, 2011

KOIGUCHI



...e parliamo ancora di carpe, come possiamo vedere le carpe koi sono un tema molto ricorrente nella cultura orientale, simbolo di longevità sono un soggetto anche utilizzato per gli irezuna, i tatuaggi classici giapponesi.

quello che vediamo invece nella foto è un koiguchi, letteralmente 'bocca di carpa' che alcuni attenti praticanti di iaido o di spada giapponese avranno facilmente riconosciuto, altro non è che l'ingresso del saya (fodero).

il koiguchi è un punto sempre oggetto di grande attenzione in quanto a seconda del posizionamento (verticale, orizzonale, a 45°...) consente di estrarre e quindi effettuare il taglio in differenti direzioni e tipi di estrazione, è molto importante anche acquisire sensibilità nell' individuarlo durante la pratica del rinfodero.

Thursday, May 05, 2011

KODOMO NO HI



TANTI AUGURI A TUTTI I BIMBI GIAPPONESI (^O^)Y
oggi è la festa dei bambini, e conclude la Golden Week il periodo più lungo di festività giapponesi, è una festa tradizionale molto antica.

Tipica usanza di questa festa per coloro che hanno avuto la nascita di un bambino maschio è quella di far volare un aquilone a forma di carpa chiamato 'koinobori'.

Tuesday, May 03, 2011

RIFLESSIONI



Con il passare del tempo e dei vari allenamenti, piano piano si delinea sempre di più in me l'idea della pratica a 360 gradi quella che ti porti dietro tutti i giorni...

Praticando con persone differenti credo si senta molto l'esigenza di avere una mente imperturbabile, non-mente...mi sono spesso chiesto da che parte iniziare per arrivare a questo traguardo cosi' "ambizioso".

In questo ammetto che la spada giapponese non mi ha aiutato moltissimo, mi è stato Maestro il kung fu, forse perchè più diretto e verace come un bicchiere di buon vino rosso.

Quello che io ho notato è che il punto di partenza è l'osservazione di chi ho di fronte, una osservazione molto accurata, ma che da informazioni dettagliate con solo uno sguardo (il mio Sifu solo con uno sguardo riesce a capire se sto pesando sul pavimento, se ho 50% più 50% del peso equamente distribuito tra lato destro e sinistro, se mi muoverò con il tantien o meno e quindi se l'attacco andrà o meno a buon fine...)...fronte corrugata, spalle alzate, rigidità denotano una certa tensione oppure mancanza di coraggio a guardarti negli occhi (da parte di un praticante che non sia principiante) denotano una mancanza di sincerità nella pratica (atteggiamento, ahimè diffuso alle volte ).

Una volta acquisita questa mole di dati è importante farne buon uso, mi spiego: io so una cosa che lui non sa e questo è un vantaggio...non sprechiamolo ! Arrivati a questo punto è facile sfociare nel giudizio (quello che ho davanti è uno -bip-) e in tal caso tutto il nostro sforzo, la nostra analisi sarà vanificata perchè di sicuro anche io diventerò rigido, in preda all'ira...e la mente imperturbabile va a farsi friggere, basta un attimo.

Torniamo alla nostra fredda analisi ho i dati, non esprimo giudizi, ho tutto il tempo di reagire ad un comportamento simile
posso stuzzicare il malcapitato, magari prendendolo un po' per i fondelli se il mio spirito è giocoso, posso decidere che non vale la pena reagire, mi basta la soddisfazione dell' analisi, sorridere e pensare 'quanto sei -bip-' con tanto di lampadina che lampeggia, se il mio spirito non è particolarmente aggressivo.

Ma anche questo è un errore....ho impegnato la mente a reagire, ha ragione il mio Sifu quando dice che mi devo allenare di più, che mentre pratico o faccio sparring il mio spirito deve essere come se fossi a casa, seduto sulla poltrona a leggere un libro...in tal caso il corpo sarà flessibile, rapido....ma per ora non vado più in la di questo eheheheh....'tanto tanto keiko'...è proprio vero...

Monday, May 02, 2011

FILM - KUNG FU WING CHUN



Tempo fa presi questo DVD cinese che narra la storia della nascita del kung fu stile wing chun, non sto a riportarvi per intero la storia perchè vi sono numerosi siti in rete che spiegano la nascita di questo bellissimo stile di kung fu vi accennerò solo che il fondatore era una donna, una monaca e già da questo si può intuire l'originalità di questo stile estremamente efficace che non si basa sulla forza o sulla possenza fisica...

Il film che ho visto in cinese con sottotitoli in inglese è davvero ben realizzato, spiritoso quanto basta per non guastare l'atmosfera dei combattimenti, gli attori molto capaci...se siete appassionati di kung fu o praticate come me questa bella arte marziale non esitate a prenderlo vale la pena :)