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Friday, April 30, 2010

SUDOKU & ZEN



Oggi pausa pranzo tutta nipponica, sushi e sudoku...ehhehe
E' da un po' di tempo a questa parte che mi sono appassionato di SUDOKU, mi porto questa versione poket sui mezzi e quando c'è caos o qualche situazione sgradevole mi immergo alla ricerca del numerino e magicamente mi accorgo di essere arrivato alla fermata giusta...

Cosi' riflettevo sul fatto che alla fine concentrarsi nella ricerca del numero giusto da collocare nella griglia alla fine è un po' una attività "zen"...svuota la mente, ci impedisce di soffermarci troppo ad ascoltare sensazioni magari non troppo piacevoli ma soprattutto personalmente trovo porti sollievo alla mente che, come per la pratica, resta concentrata li e quindi quando si finisce "l'esercizio" si prova un senso generale di piacere e di benessere...

Mi sono detto...ma, sarà un caso che questo passatempo venga dal Giappone??? mah...

Thursday, April 29, 2010

LE ARTI MARZIALI E LO ZEN


In questi giorni il Samu lo avrete capito è meditativo....
Ho trovato questo scritto che riporto fedelmente senza alcun commento, lasciando che agisca come agiscono le foglie di tè nell' acqua e lo condivido con voi:

"Le tre specie nella via dell'arte marziale sono : l'arte marziale dell'intellettuale, l'arte marziale del pretenzioso e l'arte marziale del Budo. Nell'arte marziale dell'intellettuale, si pensa ai vari modi di allenamento e li si cambia spesso senza approfondire. Si conoscono numerose tecniche, ma la pratica è come una danza e si è incapaci di applicarle in combattimento.

Nell'arte marziale del pretenzioso, ci si agita molto senza allenarsi realmente, tuttavia si parla spesso delle proprie imprese "gloriose". Si provocano delle zuffe e si offendono gli altri. Secondo le circostanze si rischia di distruggersi o di disonorare la propria famiglia.

Nell'arte marziale del Budo, le cose vanno a buon fine con un'elaborazione permanente, si resta calmi anche quando gli altri sono agitati e si vince dominando il proprio spirito e quello del proprio avversario. maturando la propria arte, si arriva a manifestare le proprie capacità superiori e sottili, a restare senza turbamento in ogni situazione, a non essere al di fuori di sè. E se si tratta di lealtà e di fedeltà verso il proprio signore e i propri genitori, si diventa una tigre feroce, un'acquila piena di dignità; avendo la rapidità di visione di un uccello, si può vincere qualunque nemico.

L'obiettivo dell'arte marziale consiste nel dominare la violenza, nel rendere inutili i soldati, nel proteggere il popolo, nello sviluppare le qualità della persona, nell'assicurare al popolo la tranquillità, nel creare un armonia tra i gruppi e poi nell'accrescere i beni della società.

Sono le sette virtù dell'arte marziale di cui il sacro Maestro (Confucio) fa l'elogio. Sicchè il principio è unico per lo studio e per l'arte marziale. Inutili sono le arti marziali dell'intellettuale e del pretenzioso.

Wednesday, April 28, 2010

MOSHUTOKU


Esite un termine nello Zen che esprime un concetto che per noi occidentali è qualcosa di molto difficile da comprendere e ancora di più da perseguire, si tratta di Moshutoku, la parola significa letteralmente "Senza Spirito di Ottenimento".

Moshutoku indica che quando facciamo qualcosa dobbiamo abbandonare il fine e trovare purezza di intenti nei gesti e nelle azioni che compiamo, questo non per un senso moralistico che non è mai presente nella cultura orientale (il senso di colpa, la contrapposizione bene e male sono sono un bagaglio nostro), ma perchè
quanto più il praticante sa essere limpido e trasparente, tanto più immediato e facile è per il Ki, l’energia vitale, compiere liberamente il suo lavoro.

Pratica a parte nella vita di tutti i giorni evitare di agire per secondi fini ci permette di vivere senza aspettative e quindi con meno stress oltre che di essere persone migliori.

Sicuramente Moshutoku non è molto "di moda" soprattutto in questi ultimi anni e in questa nostra società dove non si fa mai niente per niente, anche (e tristemente) sul tatami che è poi un piccolo spezzato di mondo.
Chi mi conosce sa da quale fatto prende spunto questa mia riflessione che ho voluto condividere con voi tutti e ancora una volta dobbiamo essere come il fiore di loto che si erge in tutto il suo splendore sopra le acque torbide.

Wednesday, April 21, 2010

TENOUCHI
















Sono alcuni anni che seguo la pratica della spada giapponese e mi sono spesso imbattuto nel termine TENOUCHI che si sente nominare molto sovente sia nel kendo che nel kenjutsu e recentemente ho scoperto anche nel kyudo (ancora una volta emerge come tutte queste discipline abbiano un comun denominatore)...

Comunque analizzando il significato letterale del termine vediamo che è composto da TE-mano NO-di UCHI-interno, quindi potremmo tradurre come mano che stringe all' interno, una sorta di grip che si fa sulla tsuka della spada ad esempio.

Tuttavia il termine potrebbe essere fuorviante perchè in realtà quando impugnamo un bokken, uno shinai o uno iaito non dobbiamo serrare le mani sempre, ma al contrario lasciarle con una certa morbidezza : te-no-uchi interviene nel momento del colpo e ancora di più nel momento del taglio ad esempio nel caso del batto-do.

Tenouchi permette di controllare il colpo, renderlo potente e effettuare un taglio preciso e efficace, tecnicamente tenouchi (che va allenato per molto tempo prima di essere "automatico") nel caso della spada si effettua stringendo il dito mignolo e anulare.

Oggi il Samu si sente "tecnico" eheheh

Monday, April 19, 2010

TAMESHIGIRI



Ieri mattina si è svolto un allenamento con taglio delle paglie, per chi è potuto essere presente (anche solo come spettatore) si è rivelato un interessante momento di studio della spada giapponese.

In particolare è emersa l'importanza del taglio a 45° e soprattutto del controllo della spada con un buon kime, prima di tutto per ragioni di sicurezza personale e dei compagni, e poi per poter effettuare tagli in precisione.

Sono state messe a disposizioni shinken di provenienza varia (una lama c.steel americana, alcune lame giapponesi 'polite' da un artigiano e ristrutturate, alcune lame cinesi, ecc..) molto interessante la differenza di impatto con il makiwara (paglione da tagliare) e il differente approccio del taglio.

E' passato quasi un anno dalla mia ultima occasione per provare a fare batto-do, e mi sono reso conto che forse grazie a tante esperienze che sto facendo il mio modo di tagliare è cambiato ma forse potrei dire il modo di camminare e di presentarmi davanti al makiwara è differente, sicuramente un minimo di tensione e adrenalina era con me anche questa volta ma mi sono preso i miei tempi, non ho tagliato con fretta e nonostante alcuni errori iniziali ho potuto tagliare in modo più preciso e sentire molte sensazioni, e sempre resto stupito del fatto che non si deve tagliare con forza...in realtà forse semplicemente la spada va accompagnata al bersaglio e poi va controllata, tentare di imprimere una ulteriore spinta provoca un taglio non preciso, insicuro e un po' ricurvo (effetto a cucchiaiata) sul paglione...

Thursday, April 15, 2010

CONCERTO DI TAISHO KOTO



Segnalato da una amica:

Il 17 Maggio 2010 presso il Teatro Dal Verme a Milano ci sarà un concerto di Arpa Giapponese.
INGRESSO GRATUITO ore 20:00 (apertura porte 19.30 fino a esaurimento posti)

"Kinshu-kai" & "Angelfish", "Alessandro Sironi" al Pianoforte

Teatro dal Verme
Via S.Giovanni sul Muro,2
MILANO

Tuesday, April 13, 2010

NERI GOMA



E torniamo a parlare di cibo giapponese, ieri sera ho cucinato del tofu (facendolo solamente saltare) e mentre pensavo a come insaporirlo oltre che con la classica salsa di soja, ho trovato una bustina di neri-goma che mi aveva regalato la mia amica giapponese Ciko.

Sempre molto precisa mi aveva scritto un bigliettino incollato sopra con scritto "NERI GOMA, senza sale si può usare come la pasta di noci in Italia, in Giappone la usiamo per l'insalata, il tofu, il pollo alla griglia, puoi assaggiare anche mescolando con un po' di salsa di soja"....bhè a questo punto non ho saputo resistere e l'ho assaggiata.

Devo dire che è veramente deliziosa e si sposa benissimo con i sapori delicati, ho scoperto che esiste anche una versione più scura che si chiama "neri goma kuro" fatta con il sesamo nero presumo.

Se vi capita assaggiatela (^^)Y

FILM - IP MAN



Periodaccio ragazzi, causa problemi in famiglia di influenza varia ho dovuto perdere l'incontro con lo stage di Shodo...che conto comunque di rimandare, e cosi' ieri mi sono consolato con la visione di questo stupendo film cinese.

Tutto il film (realizzato nel 2008) è una sorta di biografia del grandissimo Sifu Ip Man il maestro di kung fu celebre per aver diffuso lo stile del wing chun e per essere stato il primo insegnante di Bruce Lee.

Al di la' della bellezza delle scene di combattimento che ci fanno vedere l'efficacia dei "3 veleni" del w.chun e dell'esecuzione delle forme con tanto di applicazione emerge la figura di un uomo che sullo sfondo dell' occupazione giapponese è Sifu ma anche e soprattutto come accade per i grandi Maestri una persona molto sensibile e attenta alle esigenze degli altri.

Purtroppo oggi è davvero difficile trovare persone con un simile spirito anche tra molti praticanti di arti marziali cerchiamo di non dimenticare il vero senso della pratica e non riduciamola a pura ricerca di gradi e successi personali altrimenti a mio avviso alla lunga stanca...

Friday, April 09, 2010

STAGE SHODO



Si è parlato spesso del rapporto tra spada e pennello, in particolare sulla similitudine della morbidezza del polso nello scrivere e nel tagliare, tanto che ad un certo punto mi son deciso di provare questa sensazione...

Domenica 11 aprile proverò l'esperienza di fare shodo, letteralmente "via della scrittura" è ovvio che in un solo giorno non potrò capire più di tanto e non me lo aspetto nemmeno, tuttavia forse potrò cogliere il profumo anche di questo fiore.

Lunedi' vi posterò le mie impressioni, intanto se qualcuno di voi ha provato già questa esperienza sia libero di lasciarmi un commento :)

Buon week-end a tutti :)

Tuesday, April 06, 2010

LIBRI - LO ZEN DEI SAMURAI



Qualche anno fa avevo acquistato questo libro contenente parecchi koan dello Zen di Kamakura rivolti in particolar modo a guerrieri, Bushi, per temprare le loro menti e condurre il guerriero ad uno stato di calma e consapevolezza necessaria al combattimento.

Come informazioni sul libro dirò solo che è un libro di Leggett Trevor pubblicato da Astrolabio Ubaldini nella collana Civiltà dell'Oriente.

All'epoca in cui acquistai il libro (in quel periodo ero un entusiasta per tutto quello che riguardava la cultura giapponese in particolar modo i samurai) lessi due o tre koan e non capii nulla, rimisi in libro in mezzo ad altri e accantonai il problema pensando di aver comprato qualcosa di quantomeno inutile...

Passò un po' di tempo e il libro sbucò nuovamente fuori...nel frattempo ero entrato in contatto con parecchi concetti dello Zen, attraverso le arti marziali, una breve ma significativa esperienza dello Shiatsu...o semplicemente attraverso esperienze di amici che praticano lo Zen come meditazione...lessi due o tre koan, ne capii qualcuno seppur non ero in grado di dare risposte, arrivai a metà libro e lo rimisi in mezzo agli altri...

Settimana scorsa forse complici le pulizie di primavera il libro dei koan sbucò nuovamente fuori...ho iniziato a leggerlo e mi trovo a sorridere su parecchie cose e alle volte forse in modo pretenzioso mi viene una risposta da dare al koan...

Francamente non mi importa se sia giusta o sbagliata, forse questo libro, lo Zen agisce cosi' con lo scorrere del tempo e il percorrere della Via, sia essa spirituale o marziale...

Oggi forse il Samu è troppo meditativo...ehehehh

Friday, April 02, 2010

BUONA PASQUA !



Buona Pasqua e Felice Primavera a voi tutti (^^)Y ci risentiamo prestissimo...
un abbraccio