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Friday, March 31, 2006

HASHI - Ponte


Parlando con la mia amica giapponese ho scoperto una cosa curiosa...anche in Giappone si usa designare alla cicogna il compito di portare i bambini ! (non avrei mai detto questa combinazione ! ehehehhe)...

Però se un bambino è particolarmente pestifero si dice "HASHI NO SHITA DE HIROTTA-KO", cioè che è un bambino trovato sotto al ponte ! Non siamo riusciti a capire il perchè proprio sotto al ponte però questo detto mi fa sorridere...(^O^)

Una curiosità che ho scoperto di recente: HASHI vuole dire sia ponte che bastoncini per il cibo...


Se qualcuno può spiegare la storia del ponte...son tutto orecchi !

Thursday, March 30, 2006

SAKURA-ROLL


E' un po' che non parlo di dolcini giapponesi !

Come tutti sanno il popolo giapponese ama moltissimo la primavera e presta grande attenzione alla fioritura degli alberi di sakura organizzando passegiate o pic-nic per ammirarli e godere la magica atmosfera dei petali rosa mossi dal vento...

Questo amore viene trasportato anche nell'arte pasticcera, tanto che esistono dei dolci che si chiamano appunto SAKURA-ROLL ,premetto che io non ho avuto la fortuna di assaggiarli per ora ma l'aspetto lo trovo magnifico (poi anche la mia amica Ciko mi conferma che sono buonissimi!!!) ...

Da quello che ho capito ne esistono numerose versioni, di base si tratta di un rotolo di pan di Spagna con sopra glassa e/o panna più un sacco di decorazioni che possono richiamare i fiori di sakura e il loro rosa...


Qualcuno di voi li ha provati ? Fatemi sapere !!!

Wednesday, March 29, 2006

SHINAI


La shinai è la spada di bamboo che viene utilizzata nel kendo.

Esistono numerosi tipi di shinai:

- di differente qualità: i coreani sono notevolmente più economici ma anche molto più facili a rompersi, i giapponesi più cari ma notevolmente più bilanciati e resistenti agli urti.

- di differente misura: la misura standard è la 39 ma per le donne è consigliato l'utilizzo della 38 (leggermente più corta ma più leggera) esistono anche altre misure inferiori per i ragazzi e i bambini, e poi anche degli shinai più corti e "tozzi" per la pratica del Nitto (kendo con 2 spade) che rimane comunque una pratica poco diffusa in Italia.

- di differente materiale: il materiale più comune è il legno di bamboo utilizzato per la sua capicità di flettersi senza rompersi, ma dato che si tratta pur sempre di legno necessita una certa manutenzione ,non va tenuto in luoghi troppo secchi e almeno una volta l'anno se non si vive in una zona umida le stecche vanno smontate e lasciate a bagno per riassorbire umidità, in alternativa è possibile ungere dall'interno le stecche con delle creme idratanti. Importantissimo verificare che a causa dell'usura, non si formino delle pericolose schegge o crepe (gli incidenti più gravi a kendo sono proprio causati da un distaccamento delle schegge che potrebbero raggiungere il viso della persona di fronte passando tra le grate del "MEN") . Per ovviare a tutta questa manutenzione la ditta Hasegawa ha iniziato a produrre degli shinai in fibra di carbonio. Personalmente li ho comunque detestati per due ragioni : il carbonio è comunque meno flessibile del bamboo ed è più doloroso essere colpiti da uno shinai di carbonio (ovviamente è un mio parere) e poi trovo che esteticamente siano molto meno belli...infine un altro punto a svantaggio è il costo notevole.


La manutenzione della shinai non è solo relativa alle stecche ma deve essere prestata grande attenzione anche ai lacci di pelle che le tengono unite, e a tutte le altri parti che devono per un motivo di sicurezza essere sempre controllate prima di ogni lezione. La funzione dei lacci è principalmente quella di tenere assieme le stecche ma bisogna che i nodi che le chiudono non siano legati troppo stretti perchè trasformerebbero la shinai in un bastone con conseguenze poco piacevoli per i compagni con i quali praticate, al contrario le stecche devono potersi "flettere" liberamente per assorbire i colpi.

Un ultima curiosità la tsuba (elsa) e la tsuba-dome (sotto elsa) possono essere in materiale differenti, nelle shinai più economiche sono in plastica e gomma, in quelle shinai più pregiate si trovano anche tsuba di cuoio molto più spesse e resistenti.

Monday, March 27, 2006

ANIME - DON CHUCK MONOGATARI


Don Chuck story
26 episodi ,animali

Chuck è un giovane castoro che vive nella foresta con la famiglia; assieme ai molti amici, compagni d'avventura, si trova a doversi destreggiare in situazioni troppo grandi per lui , e il saggio padre dovrà spesso intervenire per offrirgli preziosi consigli.

Il simpatico castoro è diventato la mascotte del Korakuen, il principale parco di divertimenti di Tokyo (e qua BunnyChan può confermarmi eheheh).

Le sceneggiature sono di Yoshiaki e Susumo Yoshida sulle basi di un soggetto di Shizuo Koizumi. La regia è di Osamu Sekita e i disegni preparatori di Eiji Tanaka.

Non so a voi ma a me piaceva un casino !!! Anche la sigla era simpatica !!!

Friday, March 24, 2006

LIBRI - La voce delle Onde - Y.Mishima


Ultimamente sto diventando un vero topo di biblioteca ! Ieri sera ho terminato di leggere un altro libro del grande scrittore giapponese Mishima (anche se per me il numero 1 resta sempre Kawabata!!!).

Il libro è "La voce delle onde" delle Edizioni Feltrinelli (universale economica - 7 euro) del 2003, narra della vita semplice in un villaggio in riva al mare in cui nasce e sboccia un bellissimo sentimento d'amore tra due giovani : un pescatore e una pescatrice di perle.


Da contorno a questa storia si avvicendano episodi di coraggio, di amarezza, di sogni e di frustrazioni, forse come in un haiku la semplicità cela una pienezza di sentimenti e una profondità incredibile !

Scritto in modo semplice e diretto non manca di appassionare il lettore (personalmente mi ha tenuto "incollato" fino alla fine della lettura !), mi sento di consigliarlo a tutti coloro che pensano che Mishima abbia scritto solo libri "pesanti" eheheh...


Thursday, March 23, 2006

ANIME - LA SEINE NO HOSHI


La stella della Senna
39 episodi Avventura
titolo italiano - Il tulipano Nero

Simone, figlia naturale del re d'Austria e di una cantante lirica, viene affidata ad un fioraio parigino affinchè l'allevi lontano da Corte.
La vita della protagonista, ignara di tutto, si svolge come quella di una qualsiasi povera fanciulla francese alla fine del '700.
La storia si complica però quando il conte De Voudrel, amico del re d'Austria, la riconosce e l'adotta, addestrandola all'uso della spada per affiancarla al figlio Robert, che in segreto aiuta i bisognosi sotto le spoglie del Tulipano Nero.


Nasce cosi' la Stella della Senna, eroina della Rivoluzione francese, che si schiera poi a favolre della sorellastra Maria Antonietta, dopo i soprusi compiuti dal popolo verso la nobiltà.
Alla fine della Rivoluzione, saranno lei e Robert a portare in salvo i figli della regina, per costruire tutti insieme una vera famiglia.


La storia di Mitsuru Kaneko viene supervisionata in animazione da Masaki Osumi e diretta da Yoshiyuki Tomino.
Le musiche sono di Shunsuke Kikuchi mentre la produzion eè di Koji Bessho e Ryosuke Nakamura.


A mio avviso si tratta di un anime molto meno bello del grandissimo e inimitabile Verailles no Bara (Lady Oscar) ambientato sempre ai tempi della Rivoluzione francese, tuttavia era un anime comunque godibile non complesso anche se non mi ha mai convinto molto la veste grafica. La mascherina che portava Simon era veramente orrenda ! Bella e orecchiabile come motivetto la sigla originale .

Wednesday, March 22, 2006

Fiabe e Leggende - NEZUMI NO YOMEIRI


- il matrimonio del topolino -

C'era una volta in Giappone una famiglia di topolini nella quale viveva una topina molto bella e graziosa di cui mamma e papa topo andavano fieri.

Un giorno papa topo chiese alla mamma "non vorresti che tua figlia sposasse la persona migliore di questo mondo? Chi potrebbe essere secondo te? ", mamma topo rispose subito "la persona più importante è sicuramente il signor Sole che illumina il mondo dall'alto del cielo".

Cosi' papa e mamma andarono dal Sole e gli spiegarono i loro propositi, tuttavia il sole rispose "non sono io la persona più grande al mondo ! Ma il signor Nuvola perchè per quanto io possa sforzarmi, quando esce il signor Nuvola sono costretto a restare nascosto ".

Subito i genitori si recarono dal signor Nuvola ma anche questa volta non ebbero una risposta positiva: "C'e' qualcuno più grande di me: il signor Vento, lui può mandarmi via con un semplice soffio..."

Recatisi dal signor Vento si sentirono rispondere "mi dispiace il signor Muro è di sicuro più forte di me ! Io posso soffiare finchè voglio ma lui non si sposta di un solo metro !"

Quindi papa e mamma si recarono anche dal signor Muro, ma egli gli disse "Mi dispoace non sono il più forte, siete voi topi i più forti: potete farmi tanti buchi e crepe se lo desiderate ! "

Papà e Mamma topo erano veramente felici, e decisero di dare in sposa la loro figlia a Chusuke, un loro vicino, se la figlia fosse stata d'accordo.
Chusuke incontrò l'approvazione della figlia e dopo 3 giorni e 3 notti di celebrazioni i due vissero felici e contenti.

Il senso che ho trovato io, di questa semplice fiaba, credo stia nel fatto che anche se siamo persone apparentemente poco importanti per la società, in ognuno di noi vi è qualcosa di molto speciale.
Questo poteva rendere il piccolo topo più importante del grande sole !

Tuesday, March 21, 2006

Libri - ISSA (Kobayashi Yataro )


Giovedi' scorso, facendo uno dei miei ennesimi giri in libreria durante la pausa pranzo, la mia attenzione è stata colta da un piccolo volumetto con la copertina bianca intitolato ISSA.

Il formato è lo stesso di un altro volumetto di haiku che avevo acquistato tempo fa di Basho, lo sfoglio, e avviene nuovamente la magia: nonostante legga solo la traduzione italiana resto fulminato dalla bellezza e dalla semplicità di quei versi...

Cerco allora un po' di notizie sull'autore: Kobayashi Yataro nato a Kashiwabara, nella provincia di Shinano nel 1763 e morto nello stesso luogo nel 1827 dopo una vita molto travagliata e costellata di grandi sventure familiari.
Rimasto orfano di madre giovanissimo si dedica a tempo pieno allo studio, quando all’età di tredici anni fu mandato dal padre a Edo (l’attuale Tokyo), dove studiò poesia con Norokuan Chikua.
Dopo essere ritornato una prima volta al suo paese Issa inizia una serie di viaggi per il Giappone che lo portarono a visitare molte città, tra le quali Kyoto, Osaka, Nagasaki e molti altri luoghi del Giappone Occidentale iniziando a pubblicare alcune opere.
I suoi scritti riscuotono un notevole successo e la sua fama cresce nel mondo letterario, portandogli anche parecchi discepoli, ma malgrado tutto Issa continuò a vivere in povertà, sostenendosi economicamente solo con l’aiuto di benefattori.


Intorno al 1810 torna definitivamente a Kashiwabara, godendo della reputazione di grande autore di haiku. Si sposa con una giovane del luogo, che gli dà quattro figli, ritraendola con amore e delicatezza nei propri versi. Purtroppo questa parentesi di felicità si rivela molto breve (te pareva !): i suoi figli muoiono tutti in tenera età ed egli rimane vedovo. Decide di risposarsi una seconda volta, ma viene abbandonato dalla moglie. La terza moglie gli sopravvive, dando alla luce una bambina pochi mesi dopo la morte improvvisa del Poeta.

Da tutti considerato il terzo grande autore di haiku, Issa scriveva usando un linguaggio molto particolare, a volte anche umoristico e dialettale, intriso delle "parole quotidiane" usate dalle gente semplice. Nei suoi haiku il Poeta si avvicina a tutto quanto "è piccolo e di poca importanza per i più", egli si rivolge al mondo delle piccole cose viventi: lumache, passeri, grilli, lucciole, zanzare, rane, bambini… La sua voce canta la bellezza dove egli la vede: nelle cose di ogni giorno, nella dolcezza e nella tristezza della vita quotidiana, negli esseri più piccoli che la natura ha voluto regalarci, nei gesti comuni, in una parola, in tutto quanto è non appariscente.

Issa pertanto è un’eccezione nel panorama letterario del Giappone che alla fine del XVIII secolo ed agli inizi del XIX teneva in ben poco conto la realtà quotidiana della vita contadina. Fu l’unico a scrivere di tale realtà come veramente essa si presentava, non limitandosi a guardarla con gli occhi di un viaggiatore: l’inverno portava freddo e gelo, la neve dunque non era un "abbellimento paesaggistico" ed il suo vissuto familiare lo spinse a scrivere versi riferiti al proprio paese natio come in realtà era, cioè uno scenario non idilliaco senza perdere comunque a mio avviso la poeticità.


Come richiesto da BunnyChan, alcune notizie specifiche sul libro:
TITOLO - ISSA POESIE
EDIZIONE - ACQUAVIVA
(www.acquavivaedizioni.it)

Monday, March 20, 2006

GETA ARTIGIANALI


Come anticipato sono stato qualche giorno in campagna...e li ho prodotto il primo paio di geta artigianali dalla mia vita ! AHAHAHAH...

Posto la foto qua sotto...l'impresa nonostante l'apparente semplicità ha presentato un po' di problemi e inoltre è stata necessaria una dose di pazienza non indifferente...sono frutto di una giornata di lavoro pero' anche se magari sono ancora un po' grezzi da rifinire sono gia' soddisfatto !

Ora bisogna solo imparare a camminarci ! (altra impresa non indifferente !)

Thursday, March 16, 2006

CAMPAGNA !


..e talvolta ci vuole un break dalla caotica vita cittadina ! Cosi' ho deciso domani me ne vado in campagna, purtroppo non in Giappone...ma il "verde" delle campagne italiane è pur sempre poesia...

Li cercherò di dimenticare i ritmi frenetici della città, l'antipatia delle persone sempre troppo di fretta, i rumori delle macchine...dedicandomi anche a qualche piccolo lavoro manuale...

In questi giorni grazie ad un link che mi ha spedito un amico ho trovato le istruzioni per realizzare dei GETA in legno e nonostante la mia scarsa esperienza in falegnameria ho deciso di cimentarmi in questa operazione ...eheheheh

Per i curiosi posto il link : http://xoomer.virgilio.it/giardinodeiciliegi/Guide_alla_costruzione.html

...poi prometto che avrò anche il coraggio di postare la foto del risultato del mio lavoro eheheheh...




film - DODES'KADEN di Akira Kurosawa


Qualche giorno fa ho visto questo strano film del grandissimo regista Kurosawa...e in effetti l'ho trovato seppur innovativo in alcune cose (l'uso dei colori e dei suoni quasi come in un manga) un film pesante da seguire...

Il film girato nel 1970 è frutto di un tour de force del maestro del cinema, realizzato in soli 28 giorni con la collaborazione di Kobayashi, Ichikawa, Kinoshita. L'ispirazione veniva dalla letteratura dei bassifondi (Gorkij, e Hugo de I miserabili), con spunti e attenzioni anche verso il cinema italiano.

La trama è la seguente: ai margini del Giappone del boom, in una bidonville abbandonata, vive una comunità di derelitti e di disgraziati; i poveri trasformano la loro tragedia collettiva in un' opera buffa, sul palcoscenico della quale si rincorrono le macchiette più pittoresche, dall'uomo d'affari che ha tolto il saluto alla moglie infedele all'impiegato spastico che deve sopportare una moglie bisbetica, dal barbone che vive in una carcassa di auto e che lascia morire il figlio intossicato alla ragazza violentata dallo zio che vorrebbe uccidere il fidanzato e suicidarsi, dal vecchio filosofo artigiano imperturbabile che rifiuta di denunciare un ladro e salva dal suicidio un vecchio, al ragazzo con problemi mentali che mima un tram riproducendo con le labbra lo sferragliare sulle rotaie (dodeskaden appunto).

Forse la pesantezza del film più che per i contenuti riflette la tristezza che aveva nell'animo il regista in quel periodo, infatti Kurosawa, osteggiato dai produttori, tenta due volte il suicidio, forse anche a causa di una misteriosa malattia. Fortunatamente dopo una operazione chirurgica Kurosawa completamente ristabilito si dedica al capolavoro Dersu Uzala ritrovando anche il suo ottimismo e la sua positività di sempre.

Wednesday, March 15, 2006

ANIME e MANGA - MITSUBACHI MAYA NO BOKEN


L'ape Maia
animali 52 episodi
1975-1976

Una nuova piccola ape pasticciona è la protagonista di queste avventure; non dovendo cercare la mamma, nè compiere particolari missioni, la protagonista Maya passa il suo tempo con l'amico Willy ad esplorare il mondo che li circonda. Durante i loro voli si prodigano per aiutare gli insetti più deboli o in pericolo, arrivando persino a visitare il pericoloso mondo degli uomini.

Le storie, allegre o tristi, si susseguono a ritmo incalzante, contribuendo a fare di questa serie un discreto successo anche in Italia. La storia tratta dai racconti di Waldemar, è la terza coproduzione nippo-tedesca con la casa editrice Bastei Verlag. Le altre due sono "Vicky il Vikingo" e "Heidi".

Bhè non so a voi ma a me piaceva un sacco ! Molto di più della triste Ape Magà !

Tuesday, March 14, 2006

LIBRI - Lezioni spirituali per giovani Samurai - Y.Mishima


Mi è capitato di leggere questo libro più di un anno fa...probabilmente non fu il momento giusto per leggerlo dato che ero in vacanza e avevo voglia di letture spensierate..però all'epoca non capii molto e adesso dopo aver letto altri libri di questo scrittore mi è venuta gran voglia di riprenderlo.

Yukio Mishima era convinto che la verità può essere raggiunta solo attraverso un processo intuitivo in cui pensiero e azione si trovano uniti. Questa filosofia della vita gli derivava dal pensiero di Wang Yang Ming (1475-1529) e dall'etica dei samurai che a esso si ispirava. L'ideologia dei guerrieri antichi era, per Mishima, l'essenza stessa della 'giapponesità', della sua natura più vera. Alla fine degli anni sessanta, egli, risolse, o credette di risolvere, i suoi dilemmi esistenziali, che così mirabilmente aveva rappresentato in romanzi come "Confessioni di una maschera" (1949) e "Il padiglione d'oro" (1956), con una scelta para-militare: contrapponendo il 'linguaggio della carne' al linguaggio delle parole. In questo volume vengono raccolti cinque testi che testimoniano di questa svolta: "Lezioni spirituali per giovani samurai" (1968-69); "L'associazione degli scudi" (1968); "Introduzione alla filosofia dell'azione" (1969-70); "I miei ultimi venticinque anni" (1970) e il "Proclama" che Mishima lesse il 25 novembre 1970, pochi istanti prima di suicidarsi.

Con la sua tragica morte avvenuta nel 1970, quando aveva 45 anni, con il suicidio rituale (seppuku), durante l'occupazione simbolica di una caserma, suggellò la conclusione insieme della sua vita e della sua vicenda letteraria.

Mishima in questo libro analizza con schiettezza e intelligenza la perdita dei valori della società giapponese elogiando l'azione e la determinazione dell'uomo. Un libro comunque nazionalista e controverso a mio avviso che mi sento di consigliare solo a chi ha voglia di fare una certa fatica per calarsi in un mix di filosofia e politica.

Friday, March 10, 2006

YAKUZA


In Giappone le organizzazioni criminali sono sotto al controllo dei famigerati YAKUZA, il nome deriva dalla peggiore combinazione possibile di un gioco di carte giapponesi, la controparte del Black Jack chiamato Oicho-Kabu.
Tra le combinazioni perdenti c'è proprio 8-9-3 che si traduce foneticamente in ya-ku-sa .

Gli Yakuza sono ladri itineranti, spacciatori, banditi o più genericamente malavitosi con stretti contatti verso gli Shogun un tempo e verso le autorità oggi, la loro leggenda include anche delle gesta che potrebmmo definire da moderni Robin Hood, ad esempio durante lo spaventoso terremoto che colpi Kobe, il clan Yamaguchi-gumi mobilitò l'assistenza alla popolazione prima del governo giapponese !

Le origini della Yakuza sono molto antiche e risalgono addirittura al diciassettesimo secolo, come per la mafia nostrana gli Yakuza sono strutturati in clan secondo il tradizionale sistema gerarchico giapponese: il capo clan è chiamato Oyabun, che significa padre, sotti di lui ci sono i Wakashu (bambini) e i Kyodai (fratelli) .
Attorno all' Oyabun possiamo trovare uno staff di Saiko-komon (consiglieri), avvocati, contabili, segretari pronti ad obbedirgli ciecamente.

La caratteristica principale che contraddistingue gli Yakuza che tutti conosceranno è che amano ricoprire il loro corpo con degli IREZUNA (tatuaggi tradizionali) a mio avviso stupendi !
In origine si tatuavano un anello nero attorno al braccio per ogni crimine connesso e cosi' alla fine il tatuaggio divenne un simbolo di forza, oggi si possono trovare molteplici soggetti.

Aggiungo, come suggeritomi, inoltre che gli irezuna sono cosi' radicati nella mente dei giapponesi come segno distintivo degli Yakuza che (anche per un occidentale) se qualcuno ha dei tatuaggi è ben consigliato coprirli se vuole visitare un tempio o una onsen o anche solo andare in piscina o a praticare in un Dojo di arti marziali per non vedersi negato l'accesso !
Un maestro di kendo aveva raccontato una volta che un suo amico marinaio con molti tatuaggi era stato costretto a nuotare in piscina con addosso una camicia !!!

Per fortuna i miei tatuaggi non sono enormi e quindi ci metterò sopra dei cerottoni ! Almeno spero di cavarmela cosi !

Thursday, March 09, 2006

CALIMERO


Animali, 47 episodi
1974-1975

Il simpatico pulcino nero creato da Nino e Toni Pagot, un tempo protagonista del Carosello televisivo della Mira Lanza, venne ripreso in animazione dalla famosa casa di produzione giapponese Toei Doga nei primi anni '70.

Il personaggio, beniamino di diverse generazioni, continua ad autocommiserarsi e a combinare guai, vittima degli scherzi degli amici animali del villaggio in cui vive.


Di questo anime avrò visto solo 2 o 3 episodi, mentre ricordo il divertimento che provavo giocando con le piccole card presenti in ogni scatola di detersivo della Mira Lanza eheheh...

Wednesday, March 08, 2006

FESTA DELLA DONNA


Bhè lo so in Giappone non c'è questa festività...però oggi è un giorno speciale e va quindi ricordato, nonostante ultimamente anche questa ricorrenza sia diventata squallida è importante tenere bene a mente cosa si ricorda oggi.

L'origine della festa dell'8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu' proprio l'8 Marzo che il datore di lavoro diete l'ordine di bloccare le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa.Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro.Tra di loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle donne italiane che, come le altre, cercavano di migliorare la loro condizione di vita.

L'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità. L'8 Marzo è quindi il ricordo di quella triste giornata.Non è una "festa" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso.

La ricorrenza diventa oggi ancora più importante che mai se volgiamo lo sguardo alla condizione delle donne nei paesi sottosviluppati, è importante che le donne non diano ascolto a chi vuole ridicolizzare o far cadere nel "dimenticatoio" una ricorrenza cosi' importante.


TANTI AUGURI A TUTTE LE DONNE !!!!!!! \(^O^)/

Tuesday, March 07, 2006

TSUBA


Nella spada giapponese la TSUBA è una placca metallica di forma, dimensioni e spessore variabili, che ha lo scopo pratico di proteggere la mano del guerriero, ma che indica allo stesso tempo il rango sociale del suo proprietario. Originariamente destinata a protezione della mano, si è via via trasformata in un vero e proprio oggetto d'arte, viste le particolari lavorazioni e decori cui è sottoposta.

Proprio per l' importante funzione di protezione svolta dalla TSUBA sono sorte moltissime scuole che si sono succedute nelle differenti lavorazioni in base al periodo storico.

Possiamo trovare TSUBA di varie forme e metalli, le principali forme o gata sono:

Maru=rotonda
Naga=ovale
Kaku=quadrata
Mokko=quadrilobata (a quadrifoglio)

I soggetti rappresentati sono davvero innumerevoli, e ricoprono tutti gli aspetti della cultura giapponese; fra i molti motivi trattati, vi è uno che attira piú frequentemente l'attenzione dei collezionisti: la decorazione animalista. Non mancano anche motivi legati alla natura, fiori o leggende tradizionali.

Di sicuro la TSUBA oltre ad avere un senso strettamente pratico di protezione, rappresentava anche una specie di portafortuna per lo spadaccino e quindi veniva data particolare importanza ai soggetti rappresentati.

Monday, March 06, 2006

ANIME - UCHU SENKAN YAMATO


L'incrociatore spaziale Yamato ,1975
Fantascienza, 26 episodi

Nel 2199 la Terra è minacciata dagli attacchi dell'esercito del pianeta Gamilas e dalla radioattività provocata dagli ordigni nucleari, che stanno per rendere il pianeta inabitabile.


L'astronave Yamato (ricostruzione della famosissima nave da battaglia della flotta giapponese della seconda guerra mondiale) parte per raggiungere la regina Starsha di Iskandar e con lei il Cosmo DNA, l'unico dispositivo in grado di rendere nuovamente fertile il suolo terrestre.

Il coraggioso equipaggio ha solo un anno di tempo per compiere la pericolosa missione, e il viaggio si rivela più arduo del previsto, a causa dei continui attacchi del generale nemico Deslar.

Dopo la morte del capitano Juzo Okita, il comando dell'astronave passa all'ufficiale Susumu Kodai che grazie all'aiuto dei compagni terminerà valorosamente l'impresa e riporterà la pace sul suo pianeta natale.


In tutta sincerità purtroppo non ho dei ricordi vividi di questa serie che forse non avevo seguito in modo continuativo ,tuttavia si tratta di un classico dell'animazione giapponese degli anni '70 e ancora una volta il valore di un gruppo di eroi si contrappone al disastro nucleare, tema quanto mai ricorrente negli anime e purtroppo un ricordo indelebile nella mente dei giapponesi delle passate generazioni.

Friday, March 03, 2006

FIABE E LEGGENDE - Bunbuku Chagama (il Bollitore che divide la felicita')


Esistono numerose versioni di questa leggenda, io ne ho scelta una che mi piace molto...

C'era una volta un antiquario in una città ai piedi di una montagna, un giorno camminando, vide un tanuki (è un animale della famiglia dei procioni, spesso abbinato a delle leggende) finito in una trappola.
L'antiquario provò pena per il povero animale e decise di liberarlo proseguendo poi per il suo cammino.
Il tanuki seguiì l'antiquario fino al suo negozio e qui deciso a fare qualcosa in segno di riconoscenza si trasformò in un Chagama (bollitore di ghisa per il te) e si nascose fra le merci.
Non passò molto tempo prima che l'antiquario notò il Chagama e non sapendo spiegarsi la provenienza di quel misterioso oggetto decise di andare al tempio e mostrarlo al bonzo.
Il quale osservato con cura l'oggetto e trovatolo molto gradevole decise di acquistarlo...e di usarlo immediatamente ma appena versata l'acqua e messo il Chagama sul fuoco si senti un grido, poi il Chagama si mosse. Ne uscì una coda, zampe...e la testa di un tanuki."Ahii! Che caldo!! Non ce la faccio!"
Il bonzo, a sua volta sbalordito gridò, "un mostroooo!"; sentendo il grido, i novizi accorsero dal bonzo ma ormai dal Chagama erano sparite gambe, braccia e testa; ripresosi dallo spavento il bonzo non volle più saperne del bollitore .
Durante la notte il tanuki decise di rivelarsi all'antiquario e spiegò tutta la storia: per riconoscenza al suo generoso gesto si offri' di lavorare per lui come acrobata, visto che il tentativo precendete non era riuscito...
Il giorno dopo e per molti altri a seguire, il tanuki esegui' dall'interno del Chagama una serie di acrobazie attirando numerosi visitatori e clienti al negozio dell'antiquario che ben presto divenne ricco.
L'antiquario che non era una persona avida decise di dare una parte dei soldi guadagnati al tanuki e di farlo tornare nella foresta ma l'animale risponde tristemente che oramai era passato troppo tempo e non era più possibile trasformarsi nuovamente in tanuki perchè aveva ormai dimenticato come fare.
L'uomo fu molto dispiaciuto sentendo questa storia e cosi' decise di tornare al tempio e spiegare al monaco tutto quello che era successo al tanuki. "Per favore La prego di tenere questo tanuki qui.",anche il bonzo si commosse per la storia del tanuki e decise di tenerlo nel tempio.
Il Chagama è chiamato "Bunbuku Chagama" ed è esposto ancora come un tesoro nel tempio Morinji di Tatebayashi, nella prefettura di Gumma.

Thursday, March 02, 2006

AMIGURUMI


Ho scoperto per caso una cosa molto KAWAII come si direbbe in Giappone.... hehehe tra i vari oggettini che confezionano le ragazze giapponesi ci sono gli AMIGURUMI cioè degli animaletti fatti a mano in lana.

La tecnica la ignoro ma mi pare che si eseguano con l'uncinetto le singole parti dell'animaletto in forma rotondeggiate e poi in un secondo tempo sono assemblate assieme per terminare la figura .

Qua sotto riporto, per tutti quelli che ci capiscono di lavori a uncinetto, uno schema in giapponese per effettuare la parte base del lavoro.

Wednesday, March 01, 2006

LIBRI - Il disegno del Piviere - Y.Kawabata


Non potevo resistere, cosi' ho acquistato l'ennesimo libro di Kawabata ! Questo è in realtà un piccolo volumetto da leggere in un paio di giorni ,una storia curiosa, anche se non lo reputo tra i suoi migliori libri vale la pensa di essere letto fosse anche solo per le stupende descrizioni della natura e la delicatezza delle immagini.

La trama è la seguente:

il giovane Kikuji ha da poco sposato Yukiko dopo aver rotto con il suo passato peccaminoso. Il sacrificio di Fumiko, la donna che per amor suo ha deciso di sparire dalla sua vita, lo spinge a ricercare l'amore ideale, puro e inconsumabile. Kikuji non vuole fare l'amore con la sua sposa proprio perché la ama e, paradossalmente, nel matrimonio ritrova la propria castità, anche se con non pochi tormenti. Fumiko continua ad amarlo, lontano e irraggiungibile, come appare dalle sue lettere che costituiscono il nucleo centrale di questo poema in prosa di acuta e raffinata sensibilità.

Inizialmente si può pensare che il protagonista sia assolutamente pazzo per questa scelta, ma poi piano piano Kawabata riesce a far comprendere lo stato d'animo, la delicatezza di sentimenti ma anche il tormento che animano Kikuji...

Lo trovo tra l'altro un libro molto originale da leggere in un'epoca dove tutto è ostentazione e il sesso è pubblicità, merce, bisogno...