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Tuesday, March 01, 2011

COLTIVARE LA PRATICA



E iniziamo con un post fresco e primaverile (anche se le temperature non ne voglion sapere di risalire) il nuovo mese di Marzo.

Ieri sera ho avuto un allenamento molto profiquo e piacevole non solo dal punto di vista puramente tecnico ma anche per lo scambio di energie tra compagni di pratica da parecchi anni.

Ogni tanto c'è questa piacevole abitudine di ritrovarsi, si lasciano da parte magari le incompresioni e gli screzi del passato e si fa tutti un passo di avvicinamento verso l'altro per interagire con lui, perchè forse questo insegna il Budo più di tutto...

E quando alla fine ci si ritrova, forse in pochi, dopo la pratica per una bevuta e un consueto scambio di opinioni appare evidente di come, passato l'innamoramento iniziale nei confronti di un' arte marziale, sia necessario coltivare l'amore per la pratica con la stessa attenzione con cui potremmo curare un fiore prezioso.

Con il passare degli anni si vedono molte persone che si perdono per strada, forse perchè si pongono obiettivi troppo pretenziosi da cui ne deriva la frustrazione per il mancato raggiungimento, o forse perchè l'innamoramento iniziale era solo una momentanea infatuazione, oppure perchè sul tatami si incontrano sensei, sempai e kohai che sono esseri umani con tutti i loro difetti e debolezze e non si riesce ad andare oltre.

Invito tutti i praticanti di arti marziali a riflettere su questo e ad essere "disponibili" solo cosi' sarà possibile apprendere non solo un bagaglio tecnico , ma anche lasciare che l'arte marziale agisca dentro di noi rendendoci persone migliori, forse è questa la sostanziale differenza tra la pratica in un Dojo dai tatami logori e un Fitness Center di ultima generazione.

2 comments:

kenzo said...

Buona considerazione, bisogna tenere come un tesoro questi momenti.
Questo è un'altro gradino del Budo.

ale said...

...più di tutto bisogna che ce lo ricordiano noi quando ci capita la stessa cosa!
ale