
Mi ripeterò, ma noi occidentali abbiamo un' idea profondamente deformata della figura del maestro di arti marziali e questo rappresenta un pericolo vero e proprio che parte dal mal riporre la nostra fiducia e nel perdere il denaro, e arriva a subire violenze psicologiche o fisiche (come spesso capita tristemente di leggere nelle notizie di cronaca quotidiana) per il carisma che molto spesso possiedono queste persone.
Oppure in realtà semplicemente perchè noi glielo permettiamo e nulla di più, mi è capitato di sentire discorsi fra praticanti donne che tolleravano attenzioni fuori luogo nei loro confronti perchè 'ma si tanto dai lui è il maestro' oppure ancora istruttori (perchè questo è il termine più opportuno) che pur essendo persone piene di problemi si ergono al rango di maestri di vita che si permettono quindi di consigliare gli allievi su questioni personali al di fuori della pratica.
Attenzione, veramente attenzione perchè questo è un gioco che può portare a conseguenze gravi, se io do un consiglio inadeguato ad un allievo poi sarò il responsabile della sciocchezza che gli ho fatto fare, il vero Maestro è quello che conosce la Via, la sta percorrendo e la indica al suo allievo in base alle possibilità che questi ha, non esistono ricatti, forzature, tutto questo è contrario ai principi stessi di armonia delle arti marziali.
Chi insegna si attenga a mostrare la Via con il proprio esempio,le proprie azioni e in tal caso gli allievi non tarderanno a seguirlo, un buon Maestro è degno di rispetto perchè per primo rispetta gli allievi, li può spingere fino al loro limite durante la pratica per addestrare il corpo e la mente ma la coercizione, è un altro discorso.
Da allievi quindi facciamo sempre funzionare il cervello anche durante la pratica !