Anche se non è un film giapponese non posso resistere dallo scrivere un post su questo divertentissimo e intelligente film di animazione...
A parte la simpatia del panda grassottello protagonista e le situazioni veramente esilaranti in cui finisce per trovarsi, il messaggio di fondo chiaramente recepibile per tutti (soprattutto i praticanti di arti marziali !) è chiaro: non si giudica dalle apparenze !
Troppo spesso nel mondo delle arti marziali si pensa che la prestanza fisica sia tutto e spesso istruttori (e non maestri ! piccola ma sostanziale differenza) finiscono con il preferire atleti a marzialisti magari meno dotati fisicamente ma con tanta volontà (non è per far retorica ma poi con il tempo i risultati si vedono e spesso le "giovani promesse" alla prima difficoltà spariscono)
Molto spesso inoltre (come accade per Shifu nel film) il vero maestro dovrà sforzarsi di trovare il punto di forza dell' allievo dato che ognuno di noi è diverso dall' altro e far emergere il "segreto", l' "ingrediente misterioso" che rende "invincibili", ma per fare ciò deve esistere fiducia reciproca nel rapporto allievo-maestro e quindi diventa alla fine un percorso doppio...
Che dire, film CONSIGLIATISSIMO ! ***** 5 stelline !
2 comments:
Allora sei andato a vederlo !!!
mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm non oso confessare che io ho portato le cucciole proprio la domenica di ritorno da Folgaria
... Giusto per rincuorarci che si riiniziava il tran tran
... abbiamo anche stabilito tra noi "se poi vogliono si torna a vederlo con loro o lo si noleggia con pizza, mex, india, giapponese, cinese, ..." e siamo finiti a parlare di cosa si sarebbe potuto mangiare :D :D :D
;) Rod
...io direi che gli istruttori (non i maestri) preferiscono gli atleti dotati fisicamente che danno risultati tangibili in breve tempo agli allievi meno dotati che invece sono costanti e pieni di volontà di migliorare...solo se sentiamo di poter progredire continuiamo ad allenarci ma se pensiamo di essere già arrivati perchè siamo naturalmente dotati, ci stancheremo presto e cercheremo qualcos'altro verso cui tendere...perchè la tensione non è sempre nociva ma è "quel filo che si tende verso"...verso dove non lo sappiamo sempre di preciso, ma ciò non è importante...come dice il maestro si deve studiare non per conoscere ma per non dimenticare
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