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Tuesday, April 05, 2011

WA



L'ideogramma che vediamo accanto è quello di WA che significa pace, accordo o armonia.

A mio avviso componenti indispensabili per vivere serenamente sia la quotidianità che l'arte marziale, ultimamente molto spesso mi trovo a pensare che la vita di ogni giorno sia insita nell' arte marziale e viceversa, sento sempre di meno quel confine tra quando vesto con tshirt e jeans a quando indosso keikogi e hakama...

Di conseguenza praticare senza pace e armonia o comunque in un ambiente poco sereno mi risulta veramente difficile...perchè alla fine la domanda sorge spontanea: perchè praticare ?
Per essere più forti e dominare gli altri ? Per un grado, un riconoscimento che nutra la nostra autostima ?

Ognuno troverà una sua risposta, non sta a me giudicare quale sia il motivo giusto per percorrere il Do o Dao, posso dare la mia risposta, personalissima:
pratico per divertirmi, per stare bene con me stesso e con gli altri, qualcuno potrebbe giudicare scandalosa la mia risposta, o i miei intenti poco seri e lontano dall'idea di Budo come sofferenza.

Per noi occidentali l'arte marziale è sofferenza, ci piace pensarla cosi', siamo stati bombardati da film dove mostrano come l'arte marziale sia sangue e dolore, cresciamo in bravura facendoci dei nemici da cui poi dobbiamo difenderci, ma siamo sicuri che sia veramente cosi'?

Tempo fa ebbi la fortuna di conoscere un uomo, un grande Maestro di spada, ma al di la della sua bravura tecnica quello che io ricordo di lui, quello che più mi ha toccato è stata la GIOA di praticare insieme e quello che era l'emanazione della sua pratica era AMORE verso chi si accostava a questa disciplina, non timore che qualcuno lo depredasse della sua conoscenza.

E' utopia voler ripercorrere questa via?

6 comments:

Anonymous said...

^________^

Rod

ale said...

...aggiungo a questa considerazione: non c'è niente di più stupido per un maestro di arti marziali perdere in due in un combattimento pensando di aver vinto...
ale

Anonymous said...

^______^

... a quel punto perde lui, l'altro ne e' solo vittima.

Rod

kenzo said...

O non è affatto utopia.
Quel maestro che hai conosciuto sicuramente ha lasciato un buon insegnamento visto che lo hai compreso bene.
Se conosci bene te stesso, non esiste sofferenza, ne gioia e ne dolore.... e perchè mai??
Ci divertiamo, ci confrontiamo e mettiamo in gioco le nostre paure, ma ogni volta impariamo qualcosa di più su noi stessi.
Mi piace davvero percorrere questo sentiero.

Anonymous said...

http://tantotantokeiko.wordpress.com/2011/04/08/solo-io/

^_____^

samurai73 said...

eh purtroppo non posso vedere il video, ma va bene cosi' :)
ps. mi piace il tuo sorriso eheheh