Votami

web

In classifica

Thursday, December 13, 2012

DELLA SOFFERENZA e DEL LASCIAR ANDARE

Secondo le arti marziali tradizionali, la sofferenza è componente essenziale dell' allenamento, oggi questa parte viene praticamente rifiutata dagli allievi ed evitata dagli insegnanti che altrimenti dovrebbero chiudere le lezioni, i corsi. Lezioni che oramai come la politica delle grandi catene di palestre ad intrattenimento insegnano, devono invece essere divertenti, e fornire al cliente pagante tutto quello che si aspetta, insomma alla fine una sorta di grande gioco.

Intendiamoci per sofferenza non intendo niente di trucido, ma semplicemente lo spingere le persone al limite e oltre, il mettere il praticante nella condizione di avvertire la stanchezza o il fastidio fino a quando si lascia andare.

Ecco cosa possiamo imparare da questo tipo di allenamento, se rifiutiamo a priori anche solo l'idea che possa essere impegnativo o faticoso, davanti alle difficoltà e alle sofferenze che la vita infligge reagiremo chiudendoci, non imparando nulla, cercando di fuggire e basta, ma davanti ad alcune cose la fuga non è consentita ed allora da tutto questo nasce un senso di rabbia e frustrazione che possiamo leggere nelle persone di oggi semplicemente incrociandone gli sguardi. Quanta irrequietezza mal celata, quanto vittimismo, quanto egocentrismo.

Ma se, stando seduti in seiza sentiamo dolore...piano piano arriveremo ad un punto in cui saremo in grado di lasciare andare, di essere morbidi, di allentare i muscoli e le tensioni nervose...la pratica costante di questo ci farà acquisire la medesima capacità quando incontreremo un dolore dell'animo.

Ricordiamoci che il dojo, è un ambiente protetto, dove allenare il fisico (cosa più semplice) per educare la mente (cosa più ardua)...

1 comment:

ilpraticante said...

Assolutamente d'accordo... capita sempre più spesso. La scelta contraria, quella cioè di tornare alle origini allenandosi seriamente, può portare a meno iscrizioni, però come si dice... pochi ma buoni :) ciao!