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Friday, November 17, 2006

SHISHI - il cane leone


Di sicuro chi è stato in Giappone avrà notato all'ingresso di alcuni templi le statue dei cani-leoni guardiani. Io sono venuto a conoscenza di questo particolare grazie ad una guardia del Ryoto (2 spade katana e wakizashi) nel Katori Shinto Ryu che fa riferimento all'impugnare le due spade come se fossero due guardiani all'ingrsso del tempio !

Shishi (or Jishi) è un termine che viene tradotto come leone ma anche può fare riferimento ad una belva o un cane, si tratta di creature mitologiche con il potere di scacciare gli spiriti malvagi.

Presenti sempre in coppia come i guardiani Nio si possono trovare a guardia di altari Shinto, templi Buddhisti o altri templi rappresentati uno con le fauci spalancate e uno con quelle chiuse.

La bocca aperta e chiusa fa riferimento all'emissione della sillaba "AH" (bocca aperta) la prima lettera dell'alfabeto sanscrito, e all'emissione della sillaba "UN" (bocca chiusa), l'ultima lettera.

Questa combinazione simbolicamente rappresenta la nascita e la morte, l'alfa e l'omega di tutto l'universo, qualcuno poi sostiene che l'apertura della bocca spaventa i demoni e la chiusura conserva gli spiriti buoni.

Queste bestie mitologiche furono probabilmente introdotte in giappone dalla Cina e/o dalla Corea nel 7 o 8 secolo A.C. durante il periodo dell'arrivo del Buddhismo in giappone, per questo gli Shishi giapponesi sono visivamente la combinazione dei cani "Koma-inu" coreani e dei leoni "Kara-shishi" cinesi.

Mi sono chiesto in effetti come mai i leoni che non sono geograficamente presenti in Giappone, Cina o Corea, e ho scoperto che si suppone siano entrati in queste nazioni a partire dalla Cina (dinastia Han) sotto forma di sculture, pitture e altre forme artistiche importate.

Buon week-end a tutti !!!

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