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Friday, March 29, 2013

BUONA PASQUA

E con questa splendida serie di uova decorate in stile giapponese vorrei augurare a tutti voi una serena Pasqua e soprattutto una splendida Festa di Primavera e della Rinascita.

Approfittate, di questi giorni per riequilibrare il vostro corpo e la vostra mente, questi periodi di festa sono per me un oasi da cui attingere energia, dedicandomi alle attività che più mi piacciono :).

Un abbraccio...

Thursday, March 28, 2013

REIGI

Quando ci si avvicina alla pratica di un arte marziale orientale, non possiamo pensare di farlo mantenendo competitività, scarsa collaborazione e ego spropositato, come se volessimo solo dimostrare agli altri quanto siamo bravi; tutto questo ci farebbe fare, come minimo, una pessima impressione di fronte agli altri praticanti.

Esistono poche e semplici regole da rispettare, alcune variano leggermente a seconda del tipo di pratica o del dojo (potrebbero esserci regole interne, in tal caso quando si è ospiti è buona norma adeguarsi).

Esiste un termine in giapponese che indica questa mentalità ed è REIGI, reigi è educazione, cortesia, rispetto reciproco e riunisce in sé i concetti di educazione, cortesia, gerarchia, rispetto reciproco, gratitudine verso il maestro e i propri partner di allenamento, non si tratta quindi di un solo codice comportamentale.

E' veramente spiacevole notare come alcuni praticanti anche di vecchia data non sappiano adeguarsi e facciano prevalere il loro ego solo perchè magari non sono controllati a vista dal Sensei.

Di seguito posto alcune semplice regole da osservare sul tatami:

•Conformarsi alle norme della buona educazione, osservare le regole e seguire fedelmente gli insegnamenti dei maestri.
Non criticare mai le tecniche eseguite da altri praticanti, si devono rispettare gli altri e pensare bene di loro.
•Alla fine di ogni tecnica eseguita ringraziarsi a vicenda, dicendo un semplice "grazie".
•Quando il maestro mostra una tecnica o spiega, evitare di parlare, importunare o di sostituirsi a lui.
•All'interno del dojo osservare l'armonia reciproca e impegnarsi nella pratica con gioia, serenità, serietà e spontaneità, sforzandosi di evitare infortuni.
Rispettate i praticanti di alto grado. Non discutete mai (con loro) sull’esecuzione delle tecniche.
Ricordatevi che siete là per praticare, non per imporre agli altri le vostre idee.
•Se conoscete il movimento che state provando mentre chi lavora con voi non lo conosce, potete guidarlo.  Ma non cercate di correggerlo se non avete ricevuto l’ordine del Sensei!
Non si deve opporre la forza per impedire al compagno l’esecuzione della tecnica.

Ho sottolineato le regole a mio avviso più importanti e ahimè quelle che vedo infrangere maggiormente, badiamo di non farlo noi stessi..

Ed ora alcune curiosità:

•Non soffermarsi in piedi dietro ad una persona che sta seduta sul tatami (tale norma di buona educazione deriva dal fatto che in Giappone tale posizione veniva tradizionalmente assunta da coloro che recidevano il collo a chi commetteva "seppuku" (o "harakiri")).

•Sotto il Keikogi solo le donne possono indossare una maglietta bianca.

Friday, March 08, 2013

FESTA DELLA DONNA


L’uomo è il capo della famiglia, ma la donna è il collo e muove il capo dove vuole.

Proverbio cinese  
Dedico a tutte le donne speciali questo antico e saggio proverbio cinese, e invito gli uomini a lasciarsi guidare di più dal loro lato yin...causerebbero meno guai nei mondo.

Tuesday, March 05, 2013

GIOCHI PS3 - MINI NINJAS


...e iniziamo questo mese di marzo con un po' di leggerezza (^^) , ho trovato in super offerta questo videogames veramente carino per PS3, si tratta di 'mini ninjas'.

Vi posto la trama:
Il capo dei Ninja invia i suoi uomini migliori sulla collina del Malvagio Signore del Male per fermarne la furia. Fino a che non toccherà al giovane Hiro, esperto nella magia Kuji, e al suo migliore amico Futo andare ad indagare sulla misteriosa scomparsa dei loro compagni ninja.
..e le caratteristiche:
Il gioco è ambientato durante il Giappone feudale, con edifici e luoghi basati su alcune delle zone più famose e sceniche del Giappone; sono presenti templi, case, campi di riso, montagne innevate, foreste lussureggianti, canneti, canyon e fiumi. Il titolo possiede una prospettiva in terza persona e le meccaniche di un videogioco d'azione e d'avventura.
Il giocatore può scegliere tra 6 Ninja caratterizzati da abilità e poteri unici. Il giocatore può scegliere quale usare il qualunque momento della partita, una volta reso disponibile nella storia. Oltre a l'uso di armi convenzionali come la katana od il martello da guerra e le abilità ninja, il personaggio dispone di poteri magici ed incantesimi come il lancio di una palla di fuoco, l'occultamento, il camuffamento in un animale e la manipolazione del tempo.
Nel complesso è un gioco semplice e estremamente gradevole, soprattutto per gli amanti del Giappone e del ninjitsu ehehehhe...



Tuesday, February 19, 2013

L'EQUILIBRIO TRA IL DARE E RICEVERE


...anche oggi parliamo di equilibrio...ma in modo differente dall' articolo sul plesso solare, tuttavia abbastanza complementare.
Un proverbio cinese cita:
Dimenticati dei favori fatti, ricordati di quelli ricevuti.
Attualmente funziona al contrario, nel senso che nella mentalità comune se non ci guadagno nulla non mi espongo nemmeno, credo si sia perso il piacere di fare le cose, le gentilezze solo per il gusto di farle, per vedere un sorriso misto a stupore che fa capolino sulle labbra di chi riceve. Ci aspettiamo che ad un favore fatto ci torni un immediato guadagno, se non è cosi' arriva la delusione e la frustrazione.
La cosa buffa è che questa mentalità, distorta come uno specchio deformante, si è cosi' insinuata nell' uomo moderno che ci sentiamo tutti buonissimi e sono gli altri che non ci meritano, alimentando la catena ego-aspettativa-frustrazione.

Credo che la gentilezza sia una grande arma perchè è in grado di smuovere il cambiamento dentro di noi, e soprattuto dentro agli altri, in prima persona se ho piacere a dare senza secondi fini, avrò dato con il cuore sincero e molto spesso mi sarò reso conto che non mi è costata poi questa fatica cosi' massacrante e nel contempo chi riceve il 'dono' inizierà a sentire dentro di se la voglia di fare a sua volta qualcosa per qualcun'altro.

Se fermiamo questa catena perchè abbiamo paura di fare un piacere succederà che diventeremo pian piano tutti aridi come una pianta che non vuole fare i frutti per paura che gli uccelli ne mangino...

Come in ogni tipo di allenamento iniziate dalle piccole cose, vi sentirete bene.


Monday, February 18, 2013

PLESSO SOLARE - SUIGETSU


Molto spesso sentiamo parlare di 'plesso solare' o suigetsu in giapponese, tale punto del corpo riveste cosi' tanta importanza che ad esempio nella scuola tradizionale di kenjutsu del Katori Shinto Ryu vi sono ben 2 kata che fanno riferimento a questo punto.

Plesso significa “insieme di cose” e solare deriva da sole e sta proprio ad indicare il “calore”. Il centro dell’universo di ogni uomo.

Nella zona del plesso solare si trovano tantissimi ricettori nervosi che avvertono anche il nostro più piccolo cambiamento d’umore, è facile capire che
controllare questo preciso punto del nostro avversario è un enorme vantaggio. Infatti se ci limitiamo a controllare un braccio, una gamba, il nostro, oltre ad essere un controllo limitato, sarà qualcosa che ci mette in una condizione di estremo pericolo dato che perderemo di vista il resto del corpo dell' avversario che potrà a attaccarci liberamente mentre noi ci perdiamo su un particolare.

Ma non è tutto, quando cerchiamo di stabilire 'un buon ponte', per utilizzare un'espressione del kung fu wing chun, che indica proprio l'assumere una posizione di estremo vantaggio e controllo nei confronti dell' avversario dobbiamo creare una condizione di 'squilibrio' nella sua postura.

Se è vero che il centro dell' equilibrio è il baricentro o centro di gravità del corpo posto circa sette centimetri sotto l’ombelico (il dan dian o hara) è vero anche che il plesso solare è un punto maggiormente indentificabile a livello di campo visivo, ed è quindi un ottimo punto per iniziare a imparare a 'prendere il ponte'. 







Thursday, February 14, 2013

AMARE


Bhè direi che oggi ci casca a pennello ehheheh...

Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti; amare profondamente ci rende coraggiosi.
Lao-tzu

Sono cosi' fortunato da poter confermare entrambe le cose, auguro questa bella follia anche a voi...

Wednesday, February 13, 2013

CONFUCIO


Mi è capitato di imbattermi una frase di Confucio che ben si addice a questa stagione e che vorrei condividere con voi...

Criticato da molti, Confucio, a mio avviso resta un uomo decisamente saggio,un grande osservatore e conoscitore dell'animo umano, le cui parole sono profonde e incisive e molto spesso ricalcano situazioni in cui mi ritrovo.

È nel momento più freddo dell'anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia. (Confucio)
Bellissima non trovate ? Su questa frase si potrebbero fare 1000 supposizioni, io non credo che il grande Maestro si riferisse solo agli alberi..in realtà la tenacia di cui parla mi pare decisamente riferita ad alcune caratteristiche d'uomini..ormai sempre più rari: coloro che credono in quel che fanno e che perseverano nonostante i venti freddi, nonostante le apparenti sconfitte, nonostante le foglie cadute la radice resta, ecco il potere di credere veramente in qualcosa.

Siamo in un epoca precaria...il lavoro è precario, i sentimenti, i rapporti umani (stiamo insieme finchè và..., ti sono amico finchè mi servi...) la pratica marziale che viene vissuta come un corso qualunque da fare giusto se non ho altro di meglio... Ma siamo certi che questo modo di vivere sia cosi' bello e soddisfacente?
Siamo sicuri che agendo cosi' con poco impegno e costanza siamo davvero furbi e astuti ?

In realtà chi risparmia energia si stanca presto...e tutto questo genera solo insoddisfazione, ad ognuno di noi la scelta su come vivere...

Tuesday, February 12, 2013

ZONGZI

Tempo fa ebbi la fortuna di assaggiare nel quartiere cinese della mia città queste delizie: gli zongzi o più semplicemente zong, si tratta di un cibo tradizionale della cucina cinese la cui pasta composta di riso glutinoso viene riempita con ripieni di diverso genere e poi avvolta in foglie di bambù o di giunchi. Il piatto risultante viene cotto al vapore oppure bollito.

Li ho assaggiati in una versione dolce con all'interno una specie di prugna cotta dolce e in versione salata con carne di maiale (buonissima e saporita !!!!).

Lo stesso piatto si trova anche nella cucina giapponese e si chiamano 'chimaki'.

Li avete mai provati ?

Wednesday, January 16, 2013

L'ESSENZIALE

Per tutti coloro che studiano un arte marziale tradizionale dove si praticano i kata (forme) la difficoltà maggiore è senz'altro l'essenzialità, la pulizia del gesto: molto spesso ci troviamo a fare movimenti inutili, aggiungendo cose che vanno oltre l'utilità del gesto stesso.

In realtà quando le forme erano state codificate, quel preciso gesto aveva un senso molto pratico: uccidere o disarmare il nemico, nel minor tempo e con la minor fatica possibile, si perchè la vita, la guerra, i combattimenti erano estremamente pesanti quindi se durante la pratica ci sentiamo scomodi o comunque poco naturali significa che qualcosa non funziona come dovrebbe.

Se pensiamo ad attività manuali contadine, ad esempio nella ripetizione del gesto, troveremo una essenzialità che molto spesso abbiamo smarrito, cerchiamo di studiare cosa nasconde la forma per ricercarne e capirne l'utilizzo e pensiamo di fare il gesto con quel preciso fine.

Molto spesso la nostra difficoltà deriva dal fatto che ormai si svolgono veramente poche attività manuali e a causa di questo perdiamo il contatto con la realtà, con il nostro corpo che diventa difficile da coordinare e gestire, ecco perchè anche oggi è importante praticare un arte che ci aiuti a risvegliare il corpo e a calmare la mente.

Tuesday, January 15, 2013

POESIA CINESE

"Non dire che solo l'acqua calma riflette la luna.
Anche l'acqua fangosa specchia il cielo.
Guarda, dopo che il vento si è acquietato e le onde sono calme,
una magnifica luna, splendida come prima!"

Lin Chi Chung (1119).


Se ci aspettiamo sempre il meglio, alla fine non faremo mai nulla, se combattiamo cercando il colpo migliore, riceveremo un sacco di colpi dall' avversario, se attendiamo di essere in perfetta forma non praticheremo mai...

Monday, January 07, 2013

HEIHO-DO



"Alla Via della Strategia (Heiho do) appartengono la libertà e la spontaneità. Se attingete l'abilità spontanea, comprendete il momento e conoscete il ritmo di una situazione, sarete in grado di colpire e abbattere l'avversario con naturalezza. In ogni situazione, sarete sempre voi stessi."

Miyamoto Musashi, Gorin no sho




Ancora si parla di naturalezza nel combattimento, questa volta a parlare è il grande spadaccino Musashi, quello che personalmente mi colpisce di questa frase e che mi fa riflettere è che Musashi lega il fatto di essere naturali quando si esegue una tecnica (quindi non contratti, con il tantien libero di muoversi in ogni direzione...) con la condizione di essere sempre se stessi.

Come possiamo essere noi stessi nella pratica (nella vita di ogni giorno) se ci trinceriamo dietro 1000 bugie e scuse ?

Oggi la scusa che va maggiormente di moda è 'non ho i soldi, sai c'è la crisi',(che è diventato un alibi migliore della malattia) la verità però non tarda poi ad apparire. Credo sia meglio evitare di perdere la faccia e magari dire che francamente una cosa non ci piace o non ci interessa, sicuramente otterremo maggior stima e saremo noi stessi senza dover mentire.

Thursday, January 03, 2013

2013 - L' anno del Serpente

Buon 2013 a tutti gli amici del blog (^^)Y come avrete forse saputo da febbraio inizierà l'anno del Serpente, cosi' ho pensato bene di fare qualche ricerca in merito, vi lascio un interessante articolo tratto dal portale www.tuttocina.it che vi posto di seguito.

Per quel che riguarda la cultura giapponese so che il serpente si chiama HEBI e che non ha un significato negativo come nella nostra cultura, in particolare SHIRO HEBI, il serpente bianco nelle fiabe è associato alla fortuna...bhè speriamo in un anno fortunato e sereno allora :)

Anche se il drago è, secondo la leggenda, il padre dei Cinesi, rimane pur sempre un animale chimerico. Mentre il serpente, lui, è un animale decisamente reale. Comunque, sempre secondo le leggende, sembra esistere una grande affinità tra il drago e il serpente.

Fu Xi e sua moglie Nü Wa, rappresentati con testa umana e corpo di serpente, sono all’origine della specie umana. Secondo gli archivi storici, Xuanyuan (l’imperatore Giallo) era il capo della prima tribù stabilitasi nel nord della Cina. Pensando che si trattasse del simbolo primitivo della creazione della nazione cinese, Xuanyuan considerò il serpente come il suo totem. Più tardi l’imperatore Giallo si alleò ad altre tribù e modificò il suo emblema aggiungendovi alcuni tratti di quelli dei suoi alleati. Si parlò dei "nove parenti" del drago: « La sua testa assomiglia a quella del cammello, il suo collo a quello del serpente, le sue corna a quelle del cervo, i suoi occhi a quelli del coniglio…» Dopo secoli di evoluzione, questo animale fantastico divenne un simbolo in campo politico, culturale, artistico, religioso e folkloristico. E la forma originale del serpente era pressochè scomparsa.

Poiché gli antichi dicevano che la donna che sognava un serpente avrebbe partorito un figlio, questo animale divenne quindi segno di buon augurio, benchè le persone nate nell’anno del Serpente preferiscano dire che appartengono all’anno del piccolo Drago (una dicitura che è più vantaggiosa).

« Il serpente bianco », una leggenda dell’epoca Ming, fu adattata come testo teatrale per l’Opera di Beijing. Il Serpente bianco e il Serpente nero erano due essere virtuosi e innamorati. Metamorfizzandosi in due belezze visitarono il mondo reale. Dopo aver incontrato Xu Xian (il giovane letterato), il Serpente bianco si innamorò di lui. Dalla loro unione nacque un figlio. Apprendendo la notizia, Fa Hai, maestro della contemplazione, considerò che si trattasse di un oltraggio alle abitudini degli dei. Con il pretesto che il loro matrimonio non era stato celebrato con il consenso dei genitori e che non v’era stato alcun intermediario, Fan Hai inviò i suoi generali e i suoi soldati per circondare la coppia e distruggerla.

Metamorfizzandosi in due bellezze, il Serpente bianco e il Serpente nero visitano il mondo reale e incontrano Xu Xian. Proteggendo suo figlio, il Serpente bianco cadde nella trappola di Fan Hai, il quale fece costruire attorno al Serpente bianco una pagoda. Anni dopo, il serpente nero, che era fuggito dal fondo delle montagne, compiuto il suo addestramento discese dalla montagna per salvare il Serpente bianco. Demolì la pagoda e cacciò Fa Hai. Da allora, Xu Xian, sua moglie e il loro bambino furono di nuovo insieme. In questa bella storia d’amore, l’autore ha dotato il serpente di una natura umana. Tuttavia, agli occhi dei Cinesi, il serpente è un animale terribile e vizioso. Alcuni detti cinesi dicono che «chi è stato morso una volta da un serpente si spaventa alla vista di una corda appesa i seguenti dieci anni» o «scambiare per un serpente il riflesso nella coppa dell’arco appeso al muro (la storia raccontava che un uomo che stava bevendo del vino in casa di un amico, intravvide un serpente nella sua coppa. Colto dal terrore, cadde malato. Qualche tempo dopo, egli seppe che il presunto serpente altro non era che il riflesso di un arco appeso al muro e quindi guarì da questa ossessione)» e «spaventare il serpente smuovendo l’erba», ecc.

Nella mitologia cinese esistono cinque animali velenosi: lo scorpione, il serpente, il millepiedi, il geco e il rospo che sono considerati come animali nemici dell’essere umano. Un’antica pittura chiamata "il maestro taoista Zhang e i cinque animali velenosi" mostra il maestro Zhang vestito con un abito rosso, una spada nella mano destra, in cima alla quale si trova uno scorpione, la sua mano sinistra che afferra un serpente. Zhang cavalca una tigre. La tigre ha in bocca un millepiedi, un rospo sotto una zampa anteriore e un geco sotto una zampa posteriore. La leggenda dice che Zhang ha vinto questi cinque animali.

Secondo il calendario lunare il quinto giorno della quinta luna segna l’inizio dell’estate. Per trascorrere tranquillamente questa stagione, ogni famiglia deve incollare al muro un dipinto simile a quello descritto sopra, allo scopo di scacciare questi esseri velenosi. Nella provincia del Shaanxi, i bambini portano un gilet in tessuto rosso ricamato con dei motivi rappresentanti i cinque animali velonosi. Oggigiorno, nessuno crede più a una tale superstizione ma il gilet con questi motivi esiste sempre, anche se è divenuto un indumento artistico.

Per ciò che concerne il valore del serpente, bisogna sapere che il suo veleno è più caro che l’oro, che la sua pelle è utilizzata per fabbricare borse e calzature, che la sua bile è impiegata nella preparazione di bechichi mentre la sua carne è utilizzata nella preparazione di alcune specialità del Guangdong.

Astrologicamente parlando, il serpente è il compagno del Drago; lo Yin rispetto allo Yang del Drago. Tuttavia, pur condividendo alcune delle caratteristiche esotiche del Drago, il Serpente è più contenuto e raffinato; insinuante più che estroverso. Nei gusti e nello stile, il Serpente ammira la finezza e preferisce l’eleganza delle linee ai colori sgargianti.

Tuesday, December 18, 2012

OZENZAI

Se in questi giorni avete freddo, potete provare a scaldarvi con il dolce tradizionale consumato in inverno in Giappone: l' ozenzai.

Si tratta di una zuppa calda di fagioli dolci azuki, molto spesso servita con l’aggiunta di mochi di riso...sembra invitante che ne dite?

Thursday, December 13, 2012

DELLA SOFFERENZA e DEL LASCIAR ANDARE

Secondo le arti marziali tradizionali, la sofferenza è componente essenziale dell' allenamento, oggi questa parte viene praticamente rifiutata dagli allievi ed evitata dagli insegnanti che altrimenti dovrebbero chiudere le lezioni, i corsi. Lezioni che oramai come la politica delle grandi catene di palestre ad intrattenimento insegnano, devono invece essere divertenti, e fornire al cliente pagante tutto quello che si aspetta, insomma alla fine una sorta di grande gioco.

Intendiamoci per sofferenza non intendo niente di trucido, ma semplicemente lo spingere le persone al limite e oltre, il mettere il praticante nella condizione di avvertire la stanchezza o il fastidio fino a quando si lascia andare.

Ecco cosa possiamo imparare da questo tipo di allenamento, se rifiutiamo a priori anche solo l'idea che possa essere impegnativo o faticoso, davanti alle difficoltà e alle sofferenze che la vita infligge reagiremo chiudendoci, non imparando nulla, cercando di fuggire e basta, ma davanti ad alcune cose la fuga non è consentita ed allora da tutto questo nasce un senso di rabbia e frustrazione che possiamo leggere nelle persone di oggi semplicemente incrociandone gli sguardi. Quanta irrequietezza mal celata, quanto vittimismo, quanto egocentrismo.

Ma se, stando seduti in seiza sentiamo dolore...piano piano arriveremo ad un punto in cui saremo in grado di lasciare andare, di essere morbidi, di allentare i muscoli e le tensioni nervose...la pratica costante di questo ci farà acquisire la medesima capacità quando incontreremo un dolore dell'animo.

Ricordiamoci che il dojo, è un ambiente protetto, dove allenare il fisico (cosa più semplice) per educare la mente (cosa più ardua)...

Tuesday, December 11, 2012

XIN XU - IL VUOTO DEL CUORE

Come molti amici che studiano il giapponese sapranno, l'ideogramma qua accanto è quello di cuore, Xin in cinese, Shin in giapponese (le assonanze della pronuncia sono notevoli...).

Se osservate la forma dell' ideogramma non è difficile notare la differenza con la stilizzazione occidentale (simbolo 'chiuso'), questo appare invece come qualcosa di 'aperto' come una tazza, una ciotola anzi, in cui le cose entrano ma escono anche per far si che la ciotola non sia mai satura.

Secondo la medicina tradizionale cinese, il cuore, organo importantissimo associato alla figura dell' Imperatore è la sede dello Shen o Essenza Vitale, è quindi il centro dell' individuo e la sua guida.

Ecco quindi come appare importante il fatto che per restare in buona salute non dobbiamo trattenere troppe cose nel cuore, e cioè cercare lo stato di Xin Xu (Vuoto del Cuore), una condizione di attenzione costante a ciò che ci accade (non sono chiuso ai cambiamenti, alle novità) ma che non si attacca a nulla (cerco di non avere aspettative nè ansie o desideri) e sono anche il grado di lasciar andare le cose che mi hanno fatto soffrire. Solo cosi' il Ministro del Cuore (sempre per restare in tema di MTC) potrà portare i suoi 'rallegramenti' a tutto il corpo :)

Aggiungo un ultima cosa...molto spesso questo viene frainteso a mio avviso con il dimenticare ,ad esempio il male ricevuto, un tradimento, il che è in netto contrasto con la consapevolezza che invece un individuo ben equilibrato deve avere...ora se da un lato è vero dobbiamo lasciar andare le cose e quindi dal punto di vista pratico cerchiamo di evitare di 'rimuginarci', dall' altro non dobbiamo nemmeno perdere ciò che una esperienza (anche negativa) ci ha dato, visto che bisogna far tesoro di tutto imparando anche dagli errori (l'errore può anche essere quello di esserci fidati della persona che non lo meritava).

Monday, November 26, 2012

UN SOFFIO, UN RESPIRO DI QI

Era da qualche tempo che volevo scrivere un post sulla respirazione, lo spunto è partito sia dal lavoro che sto facendo con il kung fu wing chun,sia con il seminario di respirazione generosamente condotto dal M° Gianfranco Morstabilini.

Parlare di respirazione non è semplice dato che da un lato siamo bombardati da 1000 informazioni al riguardo (e la respirazione diaframmatica, e quella dello yoga e quella polmonare...) e spesse volte per forzarci a fare un determinato tipo di respirazione piuttosto che un altro finiamo con il bloccare ancora di più il Qi (tratteniamo il respiro, inspirazione troppo lunga..) creando maggiori rigidità.

Partiamo allora dal lato pratico: durante lo sparring o il combattimento respirare è un aspetto fondamentale, da un lato per una ragione meramente di 'fiato' dobbiamo almeno cercare di non trattenere il respiro perchè sicuramente cosi' facendo finiremo in deficit d'ossigeno, ma dobbiamo invece sforzarci di tenere la bocca non serrata ma socchiusa e respirare in modo regolare. Quando anche questo livello base sarà sistemato potremo concentrarci meglio sull' ascoltare le rigidità del corpo. In tal caso (con l'esercizio della pratica del qi-gong) ascoltiamo il nostro corpo, troviamo la rigidità e invece di lavorare direttamente su quella per eliminarla (peggioreremo solo le cose...) cerchiamo la rigidità nella parte opposta del corpo e lavoriamo sul baricentro per toglierla. Nel combattimento è importante togliere la rigidità per essere più fluidi e veloci, per poterci muovere liberamente e non costretti (il corpo tende a muovere l'arto o il lato più rigido come prima cosa...provate).

Quando avremo fatto nostra anche questa consapevolezza potremo attraverso la respirazione o il kiai (l'emissione sonora tipica delle arti marziali giapponesi) convogliare il qi in tutte le parti del corpo in tal senso acquisiremo potenza nel colpire e notevoli benefici in tutto il corpo visto che gli Zang-fu (organi e visceri secondo la Medicina Tradizionale Cinese) per il corretto funzionamento hanno bisogno di avere il Qi che circola costantemente senza deficit o ristagno.

Ecco ancora una volta come arte marziale esterna, si combina con l'interna e con le arti per la salute, impossibile scinderle si rischia di perdere delle parti fondamentali per l'apprendimento.

Va da se che una volta padroneggiata "l'arte del respiro" permette con varie tecniche, la ricerca del rilassamento, l'aiuto nella cura di malesseri quotidiani quali l'emicrania, oppure molto più semplicemente iniziare la giornata immettendo nell' Universo e nella nostra vita energia positiva.

Wednesday, November 14, 2012

TE' VERDE ALLO ZENZERO

E oggi un post leggero leggero...ogni tanto ci vuole :). Approfittando del nuovo lavoro che non mi consente pause caffè alla macchinetta ho preso la sana abitudine di portarmi dietro un thermos di tè caldo: in questa stagione un vero toccasana !

Solitamente utilizzo tè verde, magari genmaicha da accompagnare al pasto oppure qualche infuso di frutta, però devo dire che recentemente ho scoperto questa delizia di tè verde della Fairtrade allo zenzero.

Ottima come gusto e dalle proprietà riscaldanti dello zenzero (provate a curiosare in giro su qualche sito di macrobiotica, scoprirete che questa radice ha veramente un sacco di benefici per la salute...).

La confezione si trova anche al Natura Si, dove costa sui 4 euro, per 25 bustine una cifra accettabile :)

Tuesday, November 13, 2012

LA MANO SINISTRA tra occidente e oriente

...ve lo avevo detto amici, la lettura del libro 'Fondamenti di medicina tradizionale cinese' ha iniziato a sortire i suoi effetti, e come sempre accade studiando le arti definite interne si danno risposte alle esterne e viceversa, in un continuo fluire di domande e risposte, ecco perchè escludere le une o le altre a mio avviso impedisce la progressione nella pratica.

Quando iniziai a studiare spada giapponese mi fu spesse volte ribadito come la mano sinistra fosse di fondamentale importanza per tutte le tecniche, più esattamente la mano sinistra è quella che esprime potenza al colpo (proveniente dal tantien ovviamente non dalla mera forza fisica del braccio), simultaneità di risposta, è quella che nel kendo viene utilizzata spesso nelle tecniche 'hiki' cioè dove il corpo va all'indietro; mentre alla mano destra viene lasciato il compito di dare la direzione al colpo.

Nell'esecuzione di un kata o di taglio se predomina la mano destra l'effetto visibile sarà quello di un taglio che ha 'scucchiaito' e non ha mantenuto correttamente la direzione.

D'accordo, ma perchè? Fino ad oggi per me, e per la stragrande maggiornaza degli occidentali,la mano sinistra era quella che hanno sempre definito 'la mano del diavolo' o comunque una mano debole da usare solo nelle tecniche (come mostra la foto d'epoca) di estremo pericolo.

Secondo la medicina tradizionale cinese invece la parte sinistra del corpo è Yang, e quella destra Yin. Yang è l'attività, l'azione, l'espressione della potenzialità energetica, simboleggiata dal fuoco, mentre Yin è la ricettività, l'aspetto oscuro, profondo e misterioso, tutto questo chiarisce finalmente la motivazione al fatto che la mano sinistra possa canalizzare al meglio la potenza che il tantien trasmette.

Wednesday, November 07, 2012

LIBRI - FONDAMENTI DI MTC di F.Bottalo

E dopo un sacco di latitanza oggi complice la bella giornata autunnale ho fatto un giro il libreria, questa volta però la scelta era mirata...desideravo un bel compendio che fornisse appunto, come indica il titolo del libro, dei fondamenti non superficiali di MTC.

A spingermi nell' investire ben 25 euro in questo volume sono state molteplici cose, intanto la voglia di approfondire un argomento di cui so solo qualche informazione generale, la voglia di capire se stessi nonchè gli altri, capire che cosa mi posso aspettare dalle persone anche solo dando uno sguardo ai mali di cui soffrono o a determinate caratteristiche fisiche, di aiutare perchè no in qualche modo se ce n'è occasione; e infine di migliorare la mia pratica marziale.

Aspettatavevi al più presto qualche articolo in merito ehehhehe...